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Caccia, chiude stagione 2015-16: un tragico bilancio. Fermiamo la strage!

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Ultimo aggiornamento

domenica 31 gennaio 2016

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Si ripete il tragico bollettino di guerra della stagione ufficiale di caccia che si concluderà domenica 31 gennaio: secondo i dati finora disponibili, ma passibili di incremento, nella stagione 2015/2016 si sono verificati 16 morti e 67 feriti, di cui 15 feriti non cacciatori (3 minori), per armi da caccia in ambito venatorio (FONTE: Associazione Vittime della Caccia)

Un altro dato allarmante è che il 78% dei reati venatori sono commessi da cacciatori, ovvero da persone munite di licenza di caccia o che l’hanno posseduta in passato (FONTE: C.A.B.S., Committee Against Bird Slaughter). Inoltre, "coerentemente con quanto rilevato precedentemente, il 78% dei reati venatori vengono commessi e scoperti durante la stagione di caccia, mentre solo il 22% nel periodo che va da febbraio ad agosto inclusi. Nei tre mesi di massima migrazione degli uccelli fra settembre e novembre sono stati perpetrati e riscontrati il 58% di tutti i reati commessi nel corso dei 12 mesi, a dimostrazione del fatto che il bracconaggio in Italia sia ancora legato all’uccellagione, ovvero si sviluppi quando si ha l’opportunità di catturare o abbattere numerose quantità di uccelli". Inoltre, sempre secondo i dati rilevati da  C.A.B.S. (Committee Against Bird Slaughter), "i reati venatori si distribuiscono su tutto il territorio nazionale, con 93 province interessate su 110.

Un quadro preoccupante destinato a peggiorare a seguito della dismissione delle polizie provinciali voluta dal Governo Renzi, fatto che comporterà l’azzeramento della vigilanza e repressione dei reati in ambito venatorio, per la gioia di cacciatori e bracconieri.Una stagione di caccia che si chiude solo formalmente, infatti, entro un paio di mesi, cominceranno le uccisioni delle volpi in tana con i loro cuccioli. 

Le responsabilità politiche sono enormi: Governo e Parlamento non possono essere indifferenti a questo scempio, per dovere morale e politico, in quanto rappresentano la volontà dei cittadini e la maggioranza degli Italiani è contraria alla caccia, come conferma da anni anche Eurispes.

COMUNICATO STAMPA

 

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