Noi di LAV denunciamo il responsabile!
E’ morto da solo, rinchiuso in un box senza cibo né acqua, agonizzante per giorni. Il cane pittbull di Fabbrico (RE) è stato soccorso dai Vigili del Fuoco che sono intervenuti con un veterinario ASL che ha provato anche a rianimarlo, ma senza successo purtroppo.
Sembrerebbe essere stato rinchiuso per permettere a quello che avrebbe dovuto essere il suo compagno umano e alla famiglia di partire per le vacanze.
Secondo quanto riferito dalla Gazzetta di Reggio, “il proprietario si trovava fuori provincia da sabato e avrebbe detto alle autorità di aver incaricato un conoscente di portare cibo e acqua all’animale”.
Ma questo, evidentemente, non è accaduto, e anche se questa versione dovesse venir confermata, lasciare un cane rinchiuso in un garage a luglio, senza luce né aria, per giorni non può rappresentare in alcun modo una sistemazione idonea in quanto non rispetterebbe le esigenze di sopravvivenza ed etologiche di nessun essere vivente, e sicuramente non di un cane. Le soluzioni per lasciare il proprio cane in occasione di una partenza sono ormai molteplici, non possono esistere giustificazioni di sorta per un comportamento di una tale gravità.
Sporgiamo denuncia contro il proprietario del cane: può configurarsi il reato di abbandono e di uccisione di animale perché il cane, rinchiuso e privato del necessario per sopravvivere, è stato di fatto lasciato agonizzare per giorni fino ad arrivare alla morte.
“Ci aspettiamo che venga applicata a pieno la nuova normativa vigente che ha inasprito le pene per questi due reati:
- Per chi cagiona la morte di un animale, la reclusione va da 6 mesi a 3 anni, con multa da 5.000 a 30.000 €. Se l’uccisione è compiuta con sevizie o prolungando intenzionalmente le sofferenze, la reclusione sale fino a 1‑4 anni, mentre la multa può arrivare fino a 60.000 €
- Per chi abbandona previsto l’arresto fino a 1 anno e l’ammenda da 5.000 a 10.000 €” ha concluso Ferrari di LAV.