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Cane trascinato con l’auto e ucciso a Cerfignano (LE)

Noi di LAV denunciamo e ci costituiremo parte civile per vigilare affinché ci sia certezza della pena.

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Ultimo aggiornamento

venerdì 23 dicembre 2022

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È necessario che la normativa si adegui e contribuisca a prevenire e punire atti di inaudita crudeltà come questo

A seguito del gravissimo fatto verificatosi a Cerfignano (LE), dove un pastore maremmano è stato legato ad un’auto e trascinato fino alla morte, Lav ha depositato una denuncia per uccisione di animale e si costituirà parte civile nel procedimento penale contro il responsabile.

Nell’ottica di rafforzare la richiesta di una riforma della legge 189/2004 per ottenere pene più severe e efficaci per chi maltratta e uccide animali, in particolare in casi efferati come questo, intendiamo monitorare da vicino la vicenda e fare tutto il necessario affinché le pene previste siano applicate al massimo livello. È da evitare che si ripeta un epilogo come quello del caso analogo di Irgoli (SS), dove un cane venne ucciso con le medesime modalità e l’imputato evitò la condanna chiedendo la messa alla prova

Oggi come allora siamo profondamente contrari alla concessione di questa possibilità e abbiamo già proposto disegni di leggi che prevedano la non applicazione della messa alla prova per i reati a danno degli animali.

Questa modalità di estinzione del reato in cambio di servizi socialmente utili, infatti, passa un messaggio pericoloso riguardo alla gravità dei reati contro gli animali, che vengono declassati ad atti di lieve entità. Il collegamento tra reati contro gli animali e pericolosità sociale è stato ampiamente dimostrato da molti studi, è quindi assolutamente necessario che la normativa si adegui e contribuisca a prevenire, nonché punire, atti di inaudita crudeltà come quello di cui è stato vittima questo cane.

Tuteliamo davvero gli animali!

Anzichè inasprire le pene contro chi maltratta gli animali, Parlamento e Governo sono impegnati ad autorizzare la caccia selvaggia anche nei parchi e nelle città. Unisciti a noi e chiedi anche tu al Presidente Mattarella di respingere il pericoloso emendamento!

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