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Canile Parrelli: emergenza adozioni. Tanti cani e gatti in cerca di una casa!

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Ultimo aggiornamento

giovedì 24 luglio 2014

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Lanciamo un accorato SOS adozioni per i rimanenti circa 200 cani e i 100 gatti del canile Parrelli di Roma, posto sotto sequestro da 10 mesi.

Da alcune settimane abbiamo finalmente ricevuto l’autorizzazione dalla Procura di Roma a riprendere le operazioni per il trasferimento dei cani e gatti del canile e i primi 97 animali ( 20 gatti e 77 cani) sono finalmente usciti dalle gabbie: abbiamo cominciato con quelli bisognosi di urgenti cure medico-veterinarie che sono stati immediatamente ricoverati in cliniche veterinarie. I 37 animali ricoverati in clinica sono stati già tutti dimessi. Nelle prossime settimane trasferiremo altre decine di animali, fino a svuotare definitivamente la struttura.

Grazie al vostro sostegno potremo continuare a sostenere le ingenti spese che stiamo affrontando per aiutarli, facendoci carico di attività indispensabili come visite veterinarie e degenza clinica, educatori cinofili, trasporto, azioni legali e molto altro.

Cerchiamo con urgenza famiglie disponibili ad accogliere questi dolcissimi cani e gatti: Nuvola, Romolo, Ciccio, Luna e tanti altri attendono una casa accogliente, scriveteci a infoadozioni@lav.it.

Qui trovi tutte le informazioni per adottarli: grazie anche per l’aiuto che potrai darci a veicolare questo appello!

Tante le fonti di prova che confermano nei confronti di questo canile ipotesi di reato molto gravi, fra le quali il maltrattamento di animali e la detenzione incompatibile con le necessità etologiche degli animali. Pluridenunciato negli ultimi 20 anni, il canile Parrelli è stato posto sotto sequestro nel 2013 e Roma Capitale è stata nominata, dal magistrato, custode giudiziario in collaborazione con la Asl. La palese inadeguatezza della struttura e la sua illegalità è stata poi confermata dal Tribunale del Riesame.

Secondo i nostri riscontri e secondo le perizie svolte da personale indipendente ed esperto, sono numerose e gravi le violazioni a danno degli animali: 

  • alimentazione scadente e non adeguata alle differenti esigenze nutritive degli animali
  • criticità nella preparazione e nella conservazione del cibo
  • condizioni igieniche disastrose (es. bidoni e vasche usate per preparare il cibo. Presenza di deiezioni solide e liquide anche vicino al cibo)
  • Gli scoli e i pozzetti di raccolta che attraversano i box sono pericolosi sotto il profilo sanitario
  • Inadeguatezza di alcuni materiali della struttura: patchwork di reti metalliche che possono esporre gli animali a lacerazioni; tavole di legno che trattengono acqua e umidità esponendo gli animali a rischi sanitari.
  • Grave situazione sanitaria di molti animali, con 36 decessi avvenuti nei nove mesi successivi al sequestro. Frequenti patologie e lesioni cutanee ascrivibili, secondo perizia medico veterinaria, a “negligenza”.

Siamo stati autorizzati dalla Procura della Repubblica di Roma ad entrare nel Rifugio solo negli ultimi mesi, con l’obiettivo di promuovere le adozioni degli animali con il supporto di Alfa e AVCPP.

Questa vicenda,drammatica e raccapricciante, si trascina da troppo tempo, sulla pelle di animali indifesi, e con precise responsabilità che la Magistratura potrà finalmente accertare, grazie ad inoppugnabili elementi di prova. Non è accettabile che a Roma, né altrove, gli animali vengano segregati a vita in condizioni di tale degrado. Confidiamo nella generosità e nella sensibilità di tante famiglie che possono prendere in affido questi animali.