'Bastardi senza gloria', il provocatorio servizio andato in onda a 'Indovina chi viene a cena' ha illustrato fatti gravi.
Quanto emerso nel servizio televisivo andato in onda sabato 13 dicembre nel corso del programma “Indovina chi viene a cena” evidenzia ancora una volta la gravità dei fatti che hanno riguardato il canile sanitario di Città Sant'Angelo (ASL di Pescara).
Ci troviamo davanti a una realtà che, per anni, avrebbe tradito le funzioni che la legge affida a queste strutture: protezione, cura e rispetto per gli animali. I casi raccontati – corroborati da indagini e procedimenti giudiziari – mostrano come animali ricoverati siano stati uccisi senza alcuna giustificazione medica, in un ambiente che avrebbe dovuto garantirne il benessere e la salute.
La vicenda è emersa nell'estate del 2022 a seguito di una denuncia dettagliata presentata dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Quella denuncia ha attivato un'indagine della Procura della Repubblica di Pescara e dei Carabinieri Forestali, che ha portato al sequestro della struttura e all'avvio di un processo a carico di due veterinari della ASL di Pescara per reati tra cui presunta uccisione ingiustificata di animali, abuso d'ufficio e falso.
Nelle fasi successive, noi di LAV ci siamo affiancati alla LNDC (insieme ad altre associazioni) per tutelare gli animali coinvolti nel sequestro, evidenziando criticità strutturali e gestionali del canile e richiedendo un rapido intervento delle autorità giudiziarie e sanitarie. In una nota congiunta indirizzata al nuovo custode giudiziario del canile sottoposto a sequestro, abbiamo indicato la necessità di garantire condizioni dignitose e il rispetto delle normative sul benessere animale, denunciando prassi incompatibili con tali standard.
L'impegno per tutelare gli animali detenuti nel canile sanitario di Pescara non si è fermato alla vicenda emersa nel 2022.
GATTI: DENUNCIATA UNA SITUAZIONE GRAVE
Nel 2024, infatti, LAV e LNDC hanno denunciato una grave
situazione riguardante numerosi gatti ricoverati nel canile sanitario e affetti
da patologie serie e urgenti, che – secondo quanto documentato – non avrebbero
ricevuto diagnosi, cure adeguate né tempestivi trasferimenti verso strutture
veterinarie idonee, nonostante l'esistenza di una convenzione regionale con
l'Ospedale Veterinario di Teramo.
In diversi casi sono stati riscontrati
ritardi diagnostici, assenza di cartelle cliniche e, tragicamente, anche
decessi, elementi che hanno portato a ipotizzare reati di maltrattamento,
detenzione incompatibile e omissione di atti d'ufficio.
LA PERMANENZA DOVEVA ESSERE BREVE
Sempre nel 2024, un'ulteriore denuncia ha riguardato la
detenzione prolungata e illegittima di cani di proprietà privata all'interno
del canile sanitario, per periodi di molti mesi, in violazione della funzione
stessa della struttura, che per legge è destinata a una permanenza breve e
temporanea. Due cani, in particolare, sarebbero rimasti confinati per lungo
tempo in box di piccole dimensioni, senza possibilità di sgambamento, con gravi
ripercussioni sul loro benessere psico-fisico. Solo grazie all'intervento
diretto di LAV, nel luglio 2024, questi animali sono stati presi in affido e
trasferiti in una struttura idonea, ponendo fine a una situazione di stallo che
coinvolgeva anche responsabilità amministrative.
Ci auguriamo che l'attenzione veicolata dall'ampio servizio della trasmissione curata da Sabrina Giannini sia un elemento in più per colmare le gravi mancanze - di cui le prime vittime sono sempre gli animali - che a volte sussistono nella gestione dei canili.