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Cavalli che trainano carrozze: il caldo aumenta collassi e morti

Chiediamo divieto nazionale dell’impiego di animali per il traino urbano.

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mercoledì 11 giugno 2025

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D'estate il supplizio per i cavalli raggiunge punti estremi

Nonostante il calore estremo e le strade già bollenti, continua lo sfruttamento dei cavalli per il traino delle carrozze in città. Gli animali, trascinati fino al collasso da un sistema che li costringe a muoversi tra traffico, inquinamento, rumori e temperature elevate, si accasciano a terra sotto lo sguardo attonito di passanti e turisti. Alcuni si riprendono, altri invece muoiono.

È di ieri la notizia dell’ennesimo cavallo crollato al suolo a Palermo, accasciatosi per la fatica e il caldo mentre trainava una botticella. Non è la prima volta che accade e non sarà l’ultima, finché si continuerà a considerare legittimo l’uso di esseri senzienti come mezzi di trasporto.

Non esiste alcuna forma di impiego che possa essere accettabile i cavalli non sono strumenti da utilizzare, ma individui con propri bisogni, interessi, volontà e sensibilità. Nessuna misura, per quanto restrittiva, potrà mai rendere giustificabile la loro costrizione a trainare turisti per le strade urbane. Parlare di “tutela” mentre si continua a costringerli a lavorare è un paradossoNadia Zurlo - responsabile area equidi LAV

Le ordinanze comunali, emanate in estate da varie amministrazioni, si rivelano inefficaci nel prevenire situazioni come quella avvenuta ieri in Sicilia. Nessuna regolamentazione, neppure la più stringente, riesce a impedire crolli, incidenti, panico o morte: fissare soglie di temperatura, indicare orari di pausa o prescrivere l’obbligo di acqua e ombra non incide sulla radice del problema, ossia la visione culturale ancora maggioritaria che considera normale e lecito l’impiego di animali per finalità ludico-ricreative umane. Anche nei casi in cui le ordinanze vengono rispettate, ciò che resta è l’imposizione di un’attività che non ha alcun senso, se non quello del profitto, e che produce inevitabilmente sofferenza.

Noi di LAV condanniamo con forza lo sfruttamento degli animali e ribadisce che l’unica soluzione possibile è l’abolizione definitiva delle carrozze trainate da cavalli nelle città.

L’episodio di Palermo dimostra, ancora una volta, come il modello delle carrozze trainate da cavalli sia insostenibile e profondamente ingiusto. Non è possibile conciliare il rispetto per un cavallo con l’uso del suo corpo come forza motrice. Non servono più regole, ma il coraggio politico di dire basta. Il turismo può e deve evolvere, senza ricorrere alla violenza istituzionalizzata sul corpo animale.

Chiediamo ancora una volta al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini e al Parlamento di emanare un divieto nazionale dell’impiego di animali per il traino urbano e di avviare percorsi di riconversione delle licenze , in linea con una società che voglia davvero dirsi etica e giusta verso tutti gli individui, umani e non umani.