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Vittoria LAV: condannati i titolari del Circo Martin!

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Ultimo aggiornamento

lunedì 11 aprile 2022
Foto di AP

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“SEVIZIE, COMPORTAMENTI E FATICHE INSOPPORTABILI” AL CIRCO MARTIN: CONDANNATI ENTRAMBI GLI IMPUTATI PER MALTRATTAMENTO A 4 MESI DI RECLUSIONE, PIÙ LE SPESE PROCESSUALI E IL RISARCIMENTO A LAV PARTE CIVILE. 

 
LAV: SIAMO FINALMENTE RIUSCITI AD OTTENERE GIUSTIZIA, A SETTE ANNI DAL PIÙ GRANDE SEQUESTRO DI ANIMALI DA UN CIRCO 

Giustizia, in parte, è fatta: Il Giudice del Tribunale di Tempio Pausania ha oggi condannato entrambi gli imputati, Eusanio Martino e Adam Caroli, titolari del Circo Martin che fu al centro del più grande sequestro di animali in una struttura di spettacolo mai effettuato nel nostro Paese, a quattro mesi di reclusione per maltrattamento di animali, articolo 544 ter del Codice Penale, con condanna al pagamento delle spese processuali, risarcimento del danno in favore in LAV da definire in sede civile, disponendo altresì una provvisionale immediatamente esecutiva di 5.000 euro e dichiarando l’intervenuta prescrizione del reato ex art. 727.  

Si tratta di un caso che vide LAV protagonista di un’operazione senza precedenti. I fatti risalgono al 2014, quando la LAV, che lavorava alla raccolta di numerosi elementi probatori di reati a danno degli animali del circo Martin, all’epoca attendato in Sardegna, depositò una denuncia alla Procura di Tempio Pausania. Quando la Procura procedette al sequestro, che riguardò tutti gli animali, il dossier sulle condizioni di ippopotamo, cammelli, dromedari, leonessa, zebre, cavalli, bovini e pappagalli, era ormai fitto di prove.  
 
Con una operazione di grande portata i Carabinieri (allora Corpo Forestale dello Stato) - Cites effettuarono, in collaborazione con LAV e il prezioso apporto di medici veterinari, le operazioni di trasferimento degli animali da condizioni che sono state ricordate con precisione dalla pubblica accusa: “sevizie, comportamenti e fatiche insopportabili”, in un quadro di cattiva nutrizione, condizioni di detenzione incompatibili con il benessere degli animali; e ancora solitudine, gabbie anguste ben oltre i limiti della costrizione, nessun arricchimento ambientale. 

Guarda come vivono adesso gli animali che abbiamo preso in custodia e che abbiamo trasferito nel centro di recupero di Semproniano.


L’udienza sancisce la fine del primo grado di giudizio e la sentenza rappresenta un caso unico e inedito dove, finalmente, chi maltratta gli animali, chiunque esso sia, viene condannato alla reclusione, oltre che alla confisca, già avvenuta nel 2018, di tutti gli animali utilizzati dal circo in questione. 
 
Il caso del Circo Martin è di per sé esemplare anche perché gli animali furono interamente affidati alla LAV; tutti trovarono rifugio in strutture idonee, che restituirono loro dignità e benessere. Alcuni tra essi sono ancora oggi ospiti presso il centro di recupero di Semproniano, in custodia LAV. Dal 2014 LAV ha curato e garantito una vita lontano dallo sfruttamento per tutti questi animali, grazie al supporto dei propri sostenitori, non percependo nessun contributo. 
 
Il presidente LAV fu poi ripetutamente minacciato da Eusanio Martino, e l’associazione diffamata a più riprese. Peraltro, lo stesso Martino era all’epoca consigliere direttivo dell’Ente Nazionale Circhi e ha recentemente inviato a LAV una lettera di scuse per i fatti in oggetto. 

“Finalmente, a molti anni dai fatti, possiamo in parte gioire per come si è conclusa questa bruttissima vicenda, che aveva al suo centro il maltrattamento e la sofferenza di moltissimi animali. Purtroppo, le violenze messe in atto dal Circo Martin rimarranno una ferita indelebile per tutti gli animali coinvolti e sono solo uno dei molti casi in cui gli animali vengono sfruttati in contesti anacronistici, atti al solo ‘divertimento’ di pochi, pochissimi cittadini, e che prevedono la violazione strutturale delle necessità etologiche degli animali. Questa condanna è giusta, anche se difficilmente proporzionata ai fatti, che furono terribili. Un ulteriore monito a Parlamento e Governo per approvare prima possibile la Legge per prevenire questi comportamenti vietando l’uso degli animali negli spettacoli, come già fatto da tanti altri Paesi”, ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente LAV. 

LAV ringrazia l’avvocato Cinzia Tirozzi per la preziosa assistenza legale fornita.