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Circo Martin: a 7 anni dal piu' grande sequestro di animali 'da circo' siamo a un passo da ottenere giustizia

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Ultimo aggiornamento

giovedì 09 dicembre 2021

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Sei mesi di reclusione: questa la richiesta che il Pubblico ministero Gianmarco Vargiu, a conclusione della sua requisitoria durante l’udienza presso il Tribunale di Tempio Pausania, ha chiesto per ciascuno degli imputati, Eusanio Martino e Adam Caroli, titolari del circo Martin che fu al centro del più grande sequestro di animali da circo mai effettuato nel nostro Paese. Un caso che vide LAV protagonista di un’operazione senza precedenti

I fatti risalgono al 2014, quando la LAV, che lavorava alla raccolta di numerosi elementi probatori di reati a danno degli animali del circo Martin, depositò una denuncia alla Procura di Tempio Pausania. Quando la Procura procedette al sequestro, che riguardò tutti gli animali, il dossier sulle condizioni di ippopotamo, cammelli, dromedari, leonessa, zebre, cavalli, bovini e pappagalli, era ormai fitto di prove. 

Con una operazione di grande portata i carabinieri Cites liberarono gli animali da condizioni che sono state ricordate con precisione dalla pubblica accusa: “sevizie, comportamenti e fatiche insopportabili”, in un quadro di cattiva nutrizione, condizioni di detenzione incompatibili con il benessere degli animali; e ancora solitudine, gabbie anguste ben oltre i limiti della costrizione, nessun arricchimento ambientale. 

L’udienza è stata aggiornata al 27 gennaio prossimo per le arringhe difensive.

Il caso del circo Martin è di per sé esemplare anche perché gli animali furono interamente affidati alla LAV; tutti trovarono rifugio in strutture idonee, che restituirono loro dignità e benessere. Alcuni tra essi sono ancora oggi ospiti presso il centro di recupero di Semproniano, in custodia LAV. Il presidente LAV fu ripetutamente minacciato da Eusanio Martino, e l’associazione diffamata a più riprese. Peraltro, lo stesso Martino era all’epoca consigliere direttivo dell’Ente Nazionale Circhi. 

Finalmente, a molti anni dai fatti, si comincia a vedere la fine di una bruttissima vicenda, che aveva al suo centro il maltrattamento e la sofferenza di moltissimi animali. Purtroppo, il circo Martin è solo uno dei molti casi in cui gli animali vengono sfruttati in contesti anacronistici, che di artistico o spettacolare non hanno nulla e che prevedono regolarmente la violazione di qualsiasi necessità etologica degli animali. Speriamo si arrivi a una condanna giusta, e speriamo la pena possa essere davvero proporzionata ai fatti, che furono terribili”, ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente LAV.

Chiediamo al Ministro Franceschini e al Parlamento che si arrivi presto a una legge che vieti lo sfruttamento di qualsiasi animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti.