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Il Consiglio Comunale di Avigliana (TO) chiede a Governo e Parlamento di riconsiderare il Ddl caccia

Abbiamo intervistato Andrea Archinà, Sindaco di Avigliana, per saperne di più sulle motivazioni e gli obiettivi della loro preoccupazione ed espressione di dissenso.

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Ultimo aggiornamento

martedì 05 agosto 2025

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Se il Disegno di Legge venisse approvato, il rischio di incidenti diventerebbe sempre più alto

Il Consiglio Comunale di Avigliana, in provincia di Torino, trasmetterà in questi giorni al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e alle Commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato una mozione, approvata lo scorso 28 luglio, per esprimere viva preoccupazione per il Disegno di Legge “sparatutto” del Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, in esame al Senato proprio in queste settimane, a firma dei Capigruppo della maggioranza. 

L’obiettivo: chiedere a Governo e Parlamento di riconsiderare la proposta normativa.

Si tratta infatti di un provvedimento che avrebbe conseguenze devastanti su tutto il territorio nazionale, permettendo ai cacciatori di uccidere un numero ancora maggiore di animali selvatici e di sparare in maniera sregolata, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini.

“Tale Disegno di legge – dice il testo della mozione comunale - contiene alcuni articoli che, se approvati, diminuirebbero consistentemente la sicurezza e l’incolumità pubblica oltre che violare il principio fondamentale di cui all’articolo 9 della Costituzione”.

Noi di LAV, che insieme ad altre associazioni abbiamo già cercato di contrastare questa norma, depositando una proposta di Legge d'iniziativa popolare per l'abolizione della caccia, abbiamo voluto contattare Andrea Archinà, Sindaco di Avigliana, per saperne di più circa le motivazioni e gli obiettivi della loro espressione di dissenso.

“Avigliana è un territorio ad alta attrazione turistica: ci troviamo lungo il percorso della via Francigena, perciò abbiamo tantissimi camminatori, escursionisti e appassionati di outdoor, amanti della bicicletta”, racconta il Sindaco. Il perimetro del Comune racchiude anche un parco naturale, che ha lo scopo di tutelare l'ecosistema della zona dei due laghi di Avigliana e della palude dei Mareschi, limitandone l'antropizzazione con l’obiettivo di tutelare le specie animali e vegetali del luogo.

Considerando che già nella stagione venatoria 2024-2025 in Italia ci sono stati 21 morti e 37 feriti a causa di incidenti riconducibili all’uso di armi da caccia, “se il Ddl venisse approvato, il rischio di incidenti diventerebbe ancora più elevato - continua Archinà - Sul nostro territorio ci sono state più volte segnalazioni da parte dei cittadini, soprattutto abitanti delle borgate e delle zone periferiche, che hanno mostrato preoccupazione per gli spari vicino casa a qualsiasi ora del giorno”.

Questo Disegno di legge necessiterebbe quindi di una più approfondita riflessione sulle conseguenze che avrebbe in termini di sicurezza per le persone: “Se già prima gli spari dei cacciatori rappresentavano un problema, figuriamoci cosa potrebbe succedere se i fucili avessero ancora più margine di manovra, spazi più ampi e più libertà!”, dichiara il Sindaco.

La Regione Piemonte prevede già norme troppo permissive in materia di caccia, che ad ottobre 2024 hanno portato il TAR del Piemonte a sospendere il calendario venatorio regionale per la stagione 2024, fermando la caccia su tutto il territorio regionale, considerando che tale calendario si discosta in modo significativo dal parere ISPRA, mettendo a rischio la presenza di specie in grave declino e rischio di estinzione, come la moretta, la pernice bianca, la coturnice, il fagiano di monte e l’allodola.

Con questa mozione, il Comune di Avigliana vuole informare i suoi cittadini di quanto sta accadendo e prendere una posizione netta sul tema.Ora che c’è ancora modo di contrastare il Disegno di Legge, o per lo meno di chiedere al Governo che venga almeno modificato e corretto, dobbiamo far sentire la nostra voce preoccupata e contraria”, sostiene Archinà.

Anche perché il 76% dei cittadini italiani si sono dichiarati contrari alla caccia, mentre i cacciatori sono solo lo 0,7% della popolazione. Continua il Sindaco: “Perché legiferiamo su qualcosa che non è prioritario per la popolazione, quando ci sarebbero numerose altre urgenze a cui dedicarsi?”

Avigliana, infine, fa parte dell’Unione Montana della Valle Susa, un’unione della Regione Piemonte che raccoglie ben 22 comuni, localizzati in un ampio territorio boschivo e montano e già fortemente toccati dall’opposizione alla linea ferroviaria ad alta velocità, per questioni ambientali, economiche e sociali. “Speriamo quindi di essere di stimolo e fare da apripista per le altre amministrazioni”, conclude il Sindaco.