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Calendario venatorio Toscana, Consiglio di Stato accoglie ricorso Associazioni: ridurre periodi di caccia

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Ultimo aggiornamento

lunedì 17 dicembre 2018

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Pubblicata l’ordinanza 6157/2018, emessa dalla Terza sezione del Consiglio di Stato con la quale vengono sospese alcune parti del calendario venatorio della Toscana, imponendo la riduzione dei periodi di caccia. La caccia alle specie per le quali era stata concessa la preapertura dovrà essere bloccata con quindici giorni di anticipo, lo stesso arco temporale previsto per le preaperture, mentre la caccia alla Beccaccia dovrà essere adeguata al parere emesso dall’ISPRA, che ne pone la conclusione al 10 gennaio 2019, cioè con 21 giorni di anticipo rispetto a quanto previsto dal calendario venatorio approvato dalla Regione Toscana.

Ora la Regione Toscana deve dare esecuzione all’Ordinanza, adeguando immediatamente il calendario venatorio regionale a quanto disposto dal Consiglio di Stato. Il mancato ricalcolo dei limiti temporali della stagione di caccia potrebbe infatti configurare l’uccisione illegittima degli animali da parte dei cacciatori, comportando così un ulteriore danno nei confronti della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato.

Un’eventualità che potrebbe costare molto cara agli amministratori inadempienti, come accaduto a giugno scorso all’ex Presidente e all’ ex dirigente dell’ufficio caccia, della Provincia di Bolzano, condannati a pagare più di un milione di euro allo Stato per avere permesso ai cacciatori l’uccisione di animali selvatici al di fuori delle previsioni del calendario venatorio, in analogia a quanto potrebbe accadere in Toscana.