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La Corrida non entrera' a far parte dei patrimoni riconosciuti da Unesco

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 02 dicembre 2020

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L’UNESCO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura – non avvierà le procedure per sottoporre alla decisione del proprio Comitato la richiesta dell’Associazione internazionale per la Corrida (International Bullfighting Association), per la salvaguardia della tauromachia da parte dell’UNESCO, anche alla luce del fatto che lo stesso Governo spagnolo si è rifiutato di sostenere la tale candidatura. 

Un risultato reso possibile anche grazie al lavoro congiunto di oltre 985 associazioni e organizzazioni internazionali coinvolte nell’iniziativa internazionale contro la Corrida nell'UNESCO, segno di una spiccata sensibilità della comunità internazionale per i diritti degli animali e il riconoscimento che la Corrida non possa essere considerata spettacolo, cultura o tradizione, al pari di qualsiasi altra forma di ‘intrattenimento’ basata sullo sfruttamento e la sofferenza degli animali.

Un’evidenza che sosteniamo da sempre, e che abbiamo ribadito con forza lo scorso agosto, quando abbiamo diffuso le immagini di un’investigazione esclusiva sulla Corrida, in collaborazione con le associazioni Animal Guardians, AVATMA e LTNEC (La Tortura No Es Cultura), denunciando i finanziamenti pubblici europei ricevuti da questo tipo di attività e chiedendone lo stop. 

Il risultato raggiunto oggi rappresenta un ulteriore, importante segnale, dopo che a fine ottobre, nell’ambito del processo di revisione della PAC, la maggioranza dei parlamentari europei si era espressa contro i finanziamenti UE all'allevamento di tori per la Corrida. Iniziali ma non trascurabili traguardi, nella corsa che, ci auguriamo, condurrà ad annullare ogni sostegno (di tipo economico, culturale, legislativo) a questa pratica crudele e obsoleta, che deve essere fermata definitivamente.