Home | Notizie | Caccia: DdL 'sparatutto' subisce una prima sconfitta

Caccia: DdL 'sparatutto' subisce una prima sconfitta

Intanto la nostra Proposta di legge di iniziativa popolare ha superato il 50% delle firme necessarie.

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

venerdì 11 luglio 2025

Topic


Condividi

Non verrà più discusso con un iter accelerato

Il Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida vuole ottenere ancora più libertà all'uccisione degli animali selvatici, all'uso delle armi e diminuire le aree protette, con il suo Disegno di Legge presentato dai Capigruppo della maggioranza in Senato (Malan, Gasparri, Romeo, Salvitti).

Una proposta normativa che, grazie alla nostra mobilitazione e alle firme dei gruppi M5S e AVS con senatori di PD e Gruppo delle Autonomie, subisce da ieri una prima sconfitta.

Non verrà più discussa con un iter accelerato e senza un vero confronto ma, con un normale dibattito parlamentare, anche pubblico in Aula con emendamenti.

È stata infatti approvata la richiesta di passaggio del DdL 1552 che vuole modificare la Legge 157 del 1992 per la protezione della fauna selvatica e sulla caccia dalla sede redigente, blindata e accelerata, dove le Commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato senza diretta tv web, deliberano sul testo articolo per articolo, mentre l'Assemblea dei Senatori agisce soltanto per una votazione finale senza possibilità di proposte di modifica, alla sede referente che è la procedura ordinaria.

L’Iter normale per una proposta di questa portata, con conseguenze enormi su animali e ambiente, sicurezza e incolumità pubblica, è una procedura doverosa e democratica, come la nostra Proposta di Legge di iniziativa popolare per l'abolizione della Caccia che ha già superato la metà delle firme necessarie.

Se non hai ancora firmato, firma!

FIRMA PER SOSTENERE LA NOSTRA PROPOSTA


Ripercorri la storyline

venerdì 11 luglio 2025

Un vero e proprio attacco frontale contro la vita degli animali selvatici

È stato ufficialmente pubblicato ieri sul sito web del Senato il testo del Disegno di Legge “sparatutto” presentato dal centro-destra al Senato con le firme dei Capigruppo Malan (FdI), Romeo (Lega), Gasparri (FI), Salvitti (Civici d’Italia). E, a poche ore dalla pubblicazione, già domani 3 luglio alle 09.45 si terrà la prima seduta delle Commissioni riunite Agricoltura e Ambiente proprio per avviare l’esame del testo del DDL.

Il Disegno di Legge pubblicato ieri, numero 1552  prevede infatti inumerose modifiche alla Legge che regola la caccia riducendo la tutela degli animali selvatici per regalarli ai fucili dei cacciatori:

  • cancellazione del divieto di caccia agli uccelli migratori sui valichi montani;
  • riapertura degli impianti di cattura di uccelli da richiamo;
  • caccia praticabile anche in primavera;
  • riduzione dell’estensione delle aree protette;
  • caccia consentita anche nelle foreste demaniali finora considerate territorio ricreativo e  turistico;
  • guardie giurate di supermercati e banche che possono partecipare alle battute di caccia

Sono solo alcuni degli elementi peggiori che emergono da una prima lettura del DDL “sparatutto” e che se approvati si tradurranno in un vero e proprio massacro di milioni di animali selvatici.

Si tratta di un vero e proprio attacco frontale sferrato da una politica ideologicamente schierata dalla parte dei cacciatori e contro la vita degli animali selvatici al quale rispondiamo con la Proposta di Legge d’iniziativa popolare che abolisce la caccia, rafforza la tutela di orsi e lupi, aumenta l’estensione delle aree protette e abolisce l’articolo 842 del Codice civile che consente ai cacciatori la violazione delle proprietà private e che, a una settimana dall’avvio della raccolta firme, ha già ricevuto più di 20.000 sottoscrizioni.
Animalisti Italiani, ENPA, LAC, LAV e LNDC Animal Protection

Considerando che ci sono sei mesi di tempo per raggiungere la soglia delle 50.000 firme che consente il deposito della PdL, non manca molto perché l’iniziativa delle associazioni possa essere discussa in Parlamento insieme al Ddl della maggioranza parlamentare.

FIRMA PER SOSTENERE LA NOSTRA PROPOSTA

È lo stesso Eurispes che certifica da sempre la grande avversione dei cittadini italiani nei confronti della caccia, con valori che nel tempo hanno registrato il 76% di contrari a un’attività violenta e pericolosa che causa ogni anno l’uccisione di centinaia di milioni di animali e decine di morti e feriti umani, vogliamo che finalmente la democrazia prevalga sull’arroganza dei cacciatori e dei loro politici di riferimento disposti a svendere la vita degli animali selvatici come merce di scambio elettorale.


CHIUDI