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Ministero Salute, vieta uso richiami vivi: vietare anche caccia a migratori

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Ultimo aggiornamento

martedì 10 novembre 2020

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In Olanda sono stati rilevati due focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità tra gli animali selvatici e all’interno di un allevamento di polli, e per questo la Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute ha deciso, dal 4 novembre scorso, la sospensione di richiami vivi di uccelli acquatici appartenenti agli ordini dei Caradriformi e Anseriformi.

L’uso di quei richiami, però, è finalizzato ad attirare i loro consimili durante la fase migratoria che dal nord Europa li porta nelle zone di svernamento a sud, attraversando il nostro Paese, ma la caccia agli uccelli delle stesse specie, che potrebbero essere uccise anche senza il ricorso ai richiami, resta consentita, favorendo il rischio quindi di entrare in contatto con un animale infetto, per i cacciatori e per tutte le persone con le quali possono poi interagire.

Anche l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, mette in guardia sui rischi sanitari derivanti dal contatto con specie selvatiche, proprio a proposito del virus dell'aviaria di cui potrebbero essere portatori gli uccelli selvatici, "c’è la concreta possibilità che da un serbatoio animale possa originare un nuovo virus per il quale la popolazione umana risulta suscettibile...".

In un periodo in cui il nostro Paese è sottoposto alla preoccupante diffusione dell’epidemia da Covid-19, non si capisce per quale motivo i cacciatori possano continuare indisturbati a uccidere e manipolare animali potenzialmente infetti: chiediamo che il Ministro della Salute sospenda immediatamente la caccia a tutte le specie migratorie!