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Covid19, Fase 2 e animali familiari: proposte per aiutare i piu' deboli

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Ultimo aggiornamento

martedì 26 maggio 2020

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Gli animali familiari da molti anni sono una componente stabile e rilevante del nostro sistema sociale e durante la crisi sanitaria generata dal Covid-19 è apparso ancor più chiaro a molti italiani il valore affettivo e relazionale della convivenza con un animale.  

Tuttavia, la convivenza uomo-animale è svantaggiata dal carico fiscale nonché dalle norme che regolano il settore farmaceutico veterinario. Il regime complessivo che regola la presenza di cani e gatti nelle famiglie italiane è assimilabile al trattamento fiscale e di costo che in genere definisce i “beni di lusso” e nel Decreto legge “Rilancio” che si accinge a essere trasformato in legge non è stato previsto alcun aiuto per coloro che vivono con animali. Neppure a sostegno delle categorie più deboli. 

Per questo motivo assieme a un regime fiscale che non consideri più gli animali beni di lusso chiediamo a Governo e Parlamento, proprio nella conversione in Legge del Decreto Legge “Rilancio” un ANIMAL SOCIAL BONUS PER EMERGENZA COVID, un buono spesa per tutte le persone indigenti, concesso una tantum per ogni cane e gatto, per garantire in un momento di profonda crisi economica la sussistenza degli animali familiari e un una “QUATTROZAMPE SOCIAL CARD” per l’adozione di un animale da un canile o gattile della durata di un anno, da spendere in prodotti per l’alimentazione, la salute e il benessere dell’animale adottato.

Auspichiamo che le nostre proposte siano accolte, affinché le famiglie in difficoltà che condividono la propria vita con gli animali, possano contare su un aiuto anche per loro, e che sia dato nuovo impulso alle adozioni.

Ilaria Innocenti
Responsabile Area Animali familiari