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Nel ferrarese un pitone fugge dalla casa in cui era detenuto

Ennesimo animale esotico trattato come animale da compagnia 

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 18 giugno 2025

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Animali esotici

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Attendiamo l'emanazione della 'lista negativa'

La recente fuga di un pitone moluro dalla sua abitazione a Cento, in provincia di Ferrara, si è conclusa con il ritrovamento del rettile da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cento e la restituzione presso l’abitazione dove è detenuto da 7 anni.

Nonostante l’assenza di conseguenze tragiche che avrebbero potuto verificarsi, la vicenda ha riportato all’attenzione pubblica il tema della detenzione di animali esotici nelle case private, una pratica sempre più diffusa, che tuttavia comporta seri rischi sia per la sicurezza pubblica che per l’incolumità degli animali. 

Non è chiaro in che modo il rettile sia riuscito a fuggire dall’abitazione dove è detenuto e se le forze dell’ordine abbiano accertato la regolarità di questa detenzione, attraverso la verifica delle certificazioni obbligatorie che attestino la legittima provenienza del pitone.

Rivolgiamo dunque un appello al Prefetto Marchesiello, affinché convochi con urgenza una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, al fine di affrontare in modo concreto il tema della presenza di animali esotici potenzialmente pericolosi nelle abitazioni private del territorio a lui affidato. Si tratta di una questione che non riguarda solo le condizioni in cui sono costretti a vivere questi animali, ma coinvolge direttamente la sicurezza dei cittadini, la tutela dell’ambiente e la salute pubblica. Occorre un confronto tra istituzioni, forze dell’ordine e autorità sanitarie per valutare misure preventive e di controllo più efficaci.Giulia Giambalvo, responsabile area animali esotici 

La soluzione che attendiamo da più di un anno c’è, si tratta della "lista negativa" che il Ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin avrebbe dovuto emanare entro il 27 marzo 2023, insieme ai Ministri dell'Agricoltura, della Salute e dell'Interno.

Una lista importantissima, che elenca le specie che non si possono detenere, sia allevate che provenienti dall’ambiente naturale, in quanto considerate pericolose per la salute ed incolumità pubblica. Il suo completamento è fondamentale per impedire che animali come pitoni, ragni velenosi, varani e primati siano ancora trattati come oggetti da collezione, soffrendo per una detenzione contro la loro etologia, e possano rappresentare focolai di zoonosi con rischi per la salute pubblica.

L’emanazione della lista negativa rappresenta un atto fondamentale che potrebbe ridurre drasticamente il verificarsi di eventi come le fughe di animali esotici, e potenzialmente pericolosi, a cui stiamo assistendo sempre più di frequente.

Un intervento normativo urgente, necessario per tutelare gli animali, i cittadini, e l’ambiente