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I Consigli Comunali di Perugia e Firenze dicono no ai circhi con animali

Approvati all'unanimità un Ordine del Giorno e una Risoluzione che impegnano i due capoluoghi a sostenere alternative etiche.

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martedì 15 luglio 2025

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Anche i Parlamentari rifiutino la proroga alla sofferenza degli animali nei circhi

Mentre il Governo propone al Parlamento un Disegno di Legge per spostare dal 18 agosto 2025 al 31 dicembre 2026 il termine per varare il Decreto attuativo previsto dalla Legge 106-2022, i comuni di Perugia e Firenze nei giorni scorsi hanno approvato all'unanimità un Ordine del Giorno e una Risoluzione che li impegnano a sostenere e sollecitare l'attuazione della legge delega n.106/2022 e a promuovere alternative etiche.

Nessun indugio, quindi, all'adozione del decreto che prevede Il superamento dell'utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti.

"Il futuro del circo è nelle mani degli artisti, non nella sofferenza di esseri senzienti”, ha dichiarato il capogruppo M5s Antonio Donato, promotore dell'O.d.G. a Perugia.

Oggi si registra una crescente sensibilità dell'opinione pubblica che ormai percepisce lo spettacolo con animali come una forma di sfruttamento e violenza”. Sensibilità che, ha sottolineato il capogruppo PD Milani, è emersa anche in Consiglio Comunale di Firenze .

I due documenti, approvati in città capoluogo di regione, rappresentano un segnale chiaro ed inequivocabile della volontà dei cittadini di porre fine al più presto alle umiliazioni e alle sofferenze che gli animali ancora sfruttati e umiliati nei circhi devono subire.

Un'ulteriore proroga, la terza in due anni in materia di spettacolo, sarebbe infatti un'altra condanna per gli animali e una mancanza di rispetto verso i cittadini e le istituzioni locali che, sempre più numerose, dicono NO a questa forma di violenza ma aprono le porte delle loro città a circhi in grado di incantare senza fruste e gabbie, ma solo con le capacità e il talento umano.

Rinnoviamo l'invito ai Parlamentari ad ascoltare i cittadini ed i comuni che si schierano dalla parte degli animali e a rifiutare la proposta di proroga già dal voto nella settimana di lavori dell'Aula del Senato che inizierà martedì 22 luglio, attuando quanto prima una legge dello Stato da troppo tempo rimandata. Un atto di civiltà che è ormai non può, e non deve, più essere procrastinato.