La nostra battaglia arriva davanti al Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Bologna per fare in modo che le nostre richieste non restino inascoltate
Da anni, la LAV porta avanti una battaglia basata su solide argomentazioni scientifiche ed etiche per chiedere all’Università di Bologna la fine degli esperimenti di fisiologia sui macachi e la liberazione degli animali ancora presenti nei laboratori dell’Ateneo.
Per ribadire queste richieste, finora inascoltate, e promuovere una scienza basata su modelli sostitutivi a quello animale oltre che per chiedere la liberazione dei primati, oggi si è svolto un flashmob davanti al Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, in piazza di Porta San Donato 2.
LAV si è proposta fin da subito di farsi totale carico degli animali e di avviare un concreto dialogo con l’Ateneo per sviluppare una linea di ricerca basata su metodologie etiche, innovative e animal-free nel campo delle neuroscienze. Purtroppo l’Università di Bologna ha sempre rifiutato ogni tipo di confronto, chiudendosi a ogni possibilità di dialogo
Una posizione di chiusura che appare in contrasto con quanto previsto dalla direttiva europea e il decreto italiano vigente in materia di protezione degli animali usati per fini sperimentali e con il percorso intrapreso da altre Università. Infatti, già alcuni Atenei hanno deciso di orientare la ricerca verso metodologie innovative e abbandonare la sperimentazione su primati come nel caso di Modena, Padova e Verona. Un esempio virtuoso è quello dell’Università di Ferrara che ha recentemente dismesso l’intera colonia di macachi presenti nei suoi laboratori.
LAV con questo flashmob rinnova dunque il proprio appello al Rettore dell’Università di Bologna affinché segua l’esempio positivo di altri Atenei dell’Emilia-Romagna. Una scelta lungimirante, che – come confermano tutti i sondaggi di opinione, tra questi il Rapporto Italia 2025 di Eurispes – rispecchierebbe la volontà della maggioranza dei cittadini e risponderebbe pienamente alle normative italiane e internazionali in materia di ricerca scientifica.