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Orrore a Siracusa: tre gatti murati vivi salvati in extremis

L'intervento di LAV Siracusa ne ha scongiurato la morte. Serve una legge sui maltrattamenti più severa ed efficace.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 14 dicembre 2023

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#maltrattamento
Maltrattamenti

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Urgono pene severissime per il maltrattamento di animali

La storia dei gattini murati vivi a Siracusa salvati grazie alle segnalazioni dei cittadini ai volontari della nostra sede locale, subito accorsa, è solo un esempio di come il maltrattamento di animali sia una piaga aperta, che dobbiamo sanare al più presto, intervenendo in tutti i modi possibili.

Ill racconto dell'orrore è presto fatto, un uomo non riusciva a liberarsi di alcuni gatti liberi che stazionavano in una zona condominiale di cui si era autonominato proprietario. Dopo aver cercato di eliminarli bastonandoli e in altri modi, non riuscendo a catturarli poiché si rifugiavano terrorizzati  in una nicchia del muro, ha pensato bene di imprigionarli proprio lì, per condannarli ad un’atroce agonia ea morte certa.

I volontari LAV, accorsi, hanno aperto un varco nella parete appena creata e, in extremis, hanno recuperato una mamma gatta e due piccoli, e in seguito altri tre che componevano la colonia.

Ora i gatti sono tutti in un luogo sicuro, avviati verso una vita protetta, in famiglia.

Abbiamo denunciato per maltrattamento di animali il mancato assassino  grazie anche alle testimonianze di chi l’ha visto all’opera per lo sterminio dei felini.

Un altro orribile e tragico esempio è la vicenda del gatto Leone, probabilmente scuoiato vivo da ignoti ad Angri, piccolo comune nel Salernitano. Leone è morto il 10 dicembre, dopo quattro giorni di agonia, nonostante le cure. Il suo destino ha sollevato l’indignazione di mezza Italia e anche la nostra.

Leone, i gatti di Siracusa e le decine di migliaia di altri animali maltrattati e uccisi ogni anno, quelli di cui abbiamo contezza e quelli di cui non sapremo mai niente, chiedono giustizia.

Alla luce anche di questi episodi chiediamo al Governo e al Parlamento di accelerare l’iter di approvazione della Proposta di legge modifica della Legge 189 del 2004, attualmente all’esame della Commissione Giustizia della Camera, per aumentare le pene per il maltrattamento e per l’uccisione di animali e per renderla più efficace, come richiesto da LAV.

La necessità e l’urgenza della modifica della Legge 189, in vigore da quasi venti anni, sono confermate anche dai dati del Rapporto Zoomafia 2023 a cura dell’Osservatorio zoomafia di LAV.

Secondo il Rapporto nel 2022, sono stati aperti circa 25 fascicoli al giorno, uno ogni 58 minuti; con circa 13 indagati al giorno, uno ogni 110 minuti, per reati a danno di animali. Si registra a livello nazionale un tasso di 14,9 procedimenti e di 7,7 indagati ogni 100.000 abitanti.

Numeri davvero impressionanti che fanno capire anche l’importanza della prevenzione attraverso la sensibilizzazione a partire dall’età scolare alla corretta relazione tra l’uomo e gli altri animali.

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