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Giostra dell'orso di Pistoia: nostra diffida per fermare la manifestazione

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 20 luglio 2016

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Il Sindaco di Pistoia disponga l’immediata sospensione della Giostra dell’Orso, in assenza dei requisiti di legge prescritti: questa la richiesta avanzata dalla LAV in una diffida formalizzata in queste ore e inviata al Sindaco della città. La LAV chiede anche l’intervento del Prefetto e dei NAS dei Carabinieri in caso di mancata ottemperanza alla normativa, sollecitando l’Asl veterinaria a disporre i controlli previsti dalla legge in merito alle necessarie richieste di parere igienico sanitario, in quanto ai sensi della normativa cogente qualsiasi manifestazione che comporti l’impiego di animali deve essere preventivamente autorizzata dal Sindaco, previo parere vincolante del servizio veterinario Asl, competente per territorio, in merito ai requisiti sanitari, igienici e di benessere, già disciplinati a livello nazionale e comunitario, in assenza dei quali sono previste sanzioni amministrative nonché provvedimenti di carattere penale.

La LAV è ente denunciante e parte offesa nel procedimento penale relativo all’uccisione di due cavalli nella tragica edizione 2014 della Giostra dell’Orso, il cui processo, con 6 imputati, avrà inizio il prossimo 11 ottobre.

“In attesa che la giustizia faccia il suo corso, l’epilogo mortale di cui sono rimasti vittime nel 2014 i cavalli Golden Storming (del rione del Drago) e Oracle Force (del rione Grifone), è la conferma che questa manifestazione, come altre analoghe, deve essere bandita per sempre – afferma Nadia Zurlo, responsabile Area Equidi - una semplice sospensione è un palliativo non risolutivo e che non serve a compiere quell’evoluzione culturale sollecitata dai cittadini di buonsenso, che considerano gli animali esseri senzienti e non giocattoli usa e getta. Simili manifestazioni sono anacronistiche e in contrasto con il sempre più diffuso sentimento di rispetto degli animali. Feste e tradizioni possono essere tutelate senza mettere a rischio la vita altrui”.