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Operazione "Golden Circus":circensi e sfruttamento immigrazione clandestina

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Ultimo aggiornamento

lunedì 09 novembre 2015

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Oltre alla tratta di animali, anche quella di esseri umani: non sono solo gli animali ad essere oggetto di traffici illeciti e a fare le spese del sistema di opacità e irregolarità diffusa che si cela dietro molte delle imprese circensi operanti in Italia e all’estero.

Lo svela l’indagine condotta dalla sezione Criminalità straniera della squadra mobile di Palermo, che ha portato alla luce l’esistenza di un inedito canale di immigrazione clandestina basato su finte assunzioni di personale straniero, ad opera delle insegne più note del mondo del circo. L’inchiesta, guidata dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi e coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e i sostituti Luca Battinieri, Daniela Varone ed Enrico Bologna, è culminata questa mattina all’alba nell’operazione “Golden Circus”, scattata in tutta Italia, nelle città dove numerosi circhi indagati per sfruttamento dell’immigrazione clandestina stanno tenendo i loro spettacoli.

Ad essere finite in manette sarebbero 40 persone, tra le quali un funzionario corrotto della Regione Sicilia, i gestori del giro, ma anche i titolari di 18 circhi che, per ogni immigrato clandestino assunto, avrebbero incassato tra i  2.000 e i 3.000 euro dall'organizzazione dei trafficanti. Fra i circensi coinvolti nell’indagine, Repubblica.it riporta i nomi di Lino Orfei e Alvaro Bizzarro, animatori degli omonimi circhi, e Darvin Cristiani, che gestisce il circo Praga. Sarebbero accusati di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Stesse accuse che hanno fatto scattare le manette per i titolari dei circhi Coliseum Sandra Orfei, Città di Roma, Smart Shane, Kumar, Vienna Roller, Caroli, Wigliams Brother, Jonathan, Apollo, De Blais, Meraviglioso, Aris Martini, Martini Cirque D'Europe, acquatico Denji show e acquatico splash.

“Si tratta di un’indagine senza precedenti che getta nuove ombre sul mondo del circo, rivelando una realtà che non è nuova a situazioni di irregolarità diffusa e scarsa trasparenza la nostra Associazione è da lungo tempo impegnata in attività di monitoraggio e in indagini che riguardano numerose imprese circensi, relativamente alle modalità con cui queste detengono gli animali utilizzati nei loro spettacoli. Siamo attualmente impegnati in numerosi procedimenti giudiziari contro circhi ed abbiamo recentemente pubblicato un’indagine sul finanziamento pubblico ai circhi con animali (Rapporto LAV 2015 sui Circhi in Italia), nella quale si evidenziano numerosi casi di imprese circensi  che percepiscono fondi pubblici per le proprie attività, pur non avendone diritto o essendo oggetto di procedimenti giudiziari.”

COMUNICATO INTEGRALE