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Il Premio DNA2013 va alla ricerca senza animali!

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 16 ottobre 2013

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Un riconoscimento alla ricerca che non fa uso di animali: guarda il video della premiazione!

Il “Premio Dna 2013” è stato assegnato oggi “per la rilevanza e l’impegno profuso in importanti progetti di ricerca scientifica” alle biologhe Michela Kuan (la nostra responsabile del Settore Vivisezione) e Susanna Penco, ricercatrice del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università di Genova, in occasione del XXV Congresso internazionale dei Biologi a Firenze.

Il premio, costituito da un contributo di 5.000 euro, sarà devoluto a un progetto di ricerca totalmente etico nei confronti degli animali e dell’uomo, che prevede l'uso di staminali umane provenienti, attraverso liposuzione, da donatori volontari, a conferma del fatto che la sperimentazione può lasciarsi alle spalle il “modello animale” scegliendo tecniche etiche e predittive. 

“Questo premio è un autorevole segnale di riconoscimento da parte dell'Ordine Nazionale dei Biologi, in favore della vera scienza, innovativa ed etica - dichiara Gianluca Felicetti, presidente LAV - un importante segnale di apertura verso una ricerca del nuovo millennio che deve avere come finalità la salute dell’uomo e lasciarsi alle spalle l’orrore, gli ingenti interessi economici e la vecchia baronia legata alla vivisezione".

"Sono molto onorata di ricevere un premio dall'Ordine Nazionale dei Biologi - dichiara la dottoressa Susanna Penco - la soddisfazione deriva dalla consapevolezza di aver sempre agito e parlato in buona fede, persuasa, sia come ricercatrice che come malata di sclerosi multipla, che occorra finanziare una ricerca nuova e innovativa, che tralasci la tradizione obsoleta e non in grado di identificare cause di malattia a scapito della prevenzione. Ringrazio di cuore l'Ordine Nazionale dei Biologi per i fondi che consentiranno di procedere nel cammino verso una ricerca moderna, avanzata, validata, specie-specifica ed etica: il mondo cambia, vediamo realizzarsi sensibilità impensabili fino a poco tempo fa; prima o poi dovremo tenere conto che l'uomo del futuro vorrà abbandonare ogni tipo di sopraffazione, anche nei confronti degli animali, come presagiva Gandhi”.

"Purtroppo gli animali “da laboratorio” - dichiara la biologa della LAV Michela Kuan - non sono riconosciuti come esseri senzienti, nonostante il Trattato di Lisbona, e non godono degli stessi diritti. Ma il cane che è entrato nelle nostre case come un amico di famiglia è lo stesso che vive rinchiuso, impaurito e torturato nei laboratori. Sono molti i segnali di un cambiamento culturale e scientifico ed è fondamentale che una categoria fulcro della ricerca, come quella dei biologi, sia di supporto nella diffusione di metodi che rispecchino il nuovo millennio. Per la ricerca e per il rispetto degli animali, si potrebbe fare molto di più."

L'Italia ha recentemente approvato i criteri di delega al Governo per il recepimento della direttiva europea 2010/63Purtroppo ciò non comporterà la fine della sperimentazione, ma così si potrà limitare la sofferenza degli animali, ottenere sanzioni effettivamente dissuasive, vietare alcune pratiche (test per droghe, alcool, tabacco, armi, didattica, e l'allevamento Green Hill chiuderà definitivamente) e implementare i metodi alternativi.

Guarda il video-messaggio di Susanna Penco per il Premio DNA 2013!