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Impatto ambientale disastroso da reflui allevamenti: strage di pesci in Spagna

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Ultimo aggiornamento

martedì 19 ottobre 2021
Foto di AP

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L’impatto della zootecnia è tangibile e sotto gli occhi di tutti, tranne di chi non vuol vedere.
Arriva dalla Spagna l’ennesimo esempio di contaminazione ambientale e distruzione dell’ecosistema causato dagli scarichi degli allevamenti: in questo caso si tratta di allevamenti di suini nella zona della laguna del Mar Menor. 

Gli allevamenti che confinano migliaia di animali in spazi ristretti, trattandoli alla stregua di oggetti, non rappresentano solo una crudeltà inaccettabile, ma una minaccia sempre più pericolosa alla salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali e vegetali che lo popolano.  

Le enormi quantità di liquami prodotte sono una vera e propria bomba ecologica: questo caso emblematico mostra come il loro impatto sia distruttivo per le acque marine e dolci, comprese le falde acquifere. L’altissima concentrazione di azoto è responsabile del processo di eutrofizzazione delle acque, che ha come grave conseguenza la moria degli organismi che vi abitano, come i pesci.
I reflui hanno un impatto distruttivo anche sulla qualità del suolo e dell’aria, a causa della fortissima concentrazione di ammoniaca.  

Le proposte LAV

Non è più accettabile finanziare un sistema distruttivo e dannoso per l’ambiente e per la salute. La salvaguardia dell’ecosistema è infatti fondamentale per garantire un ambiente salubre a tutti i viventi, umani compresi. È necessario eliminare i fondi PAC a sostegno della zootecnia e spostarli su produzioni vegetali, per un completo cambio di paradigma della produzione e del consumo alimentare.  

Per favorire un cambiamento di paradigma, e facilitare un modello di produzione e di consumo sia sostenibile che etico, abbiamo già inviato al Ministero delle Finanze la richiesta di istituire un Fondo per la transizione alimentare, basato su un prelievo economico per ogni animale allevato. 

E abbiamo inoltrato anche la proposta di effettuare l’opportuno abbassamento dell‘IVA al 4% per tutti gli alimenti di origine vegetale e il suo innalzamento al 22% per tutti i prodotti di origine animale o contenenti ingredienti di origine animale.

Lorenza Bianchi
Responsabile Area Animali negli allevamenti