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Lupo ucciso, scuoiato e appeso in pubblico, individuato il responsabile. Condanna senza attenuanti

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Ultimo aggiornamento

martedì 18 dicembre 2018

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Un perfetto lavoro di indagine svolto dai reparti territoriali e dai nuclei specialistici dei Carabinieri forestali, antibracconaggio, RIS, in collaborazione con il Centro Nazionale di Referenza per la Medicina Veterinaria Forense dell'Istituto Zooprofilattico di Grosseto, ha portato all’identificazione di un giovane della provincia di Livorno, accusato di avere ucciso, scuoiato e appeso a un cartello stradale un lupo, tra Monterotondo Marittimo (Grosseto) e Suvereto (Livorno).

Due i reati contestati: uccisione di animali e furto venatorio, che prevedono la reclusione rispettivamente fino a due e sei anni.

Auspichiamo una condanna senza attenuanti - e vigileremo affinché il responsabile dell’uccisione del lupo sia condannato anche a pagare il danno erariale procurato allo Stato - che sia di monito per tutti coloro che si oppongono in maniera violenta alla presenza del lupo sul territorio: gli allevatori devono prendere atto che il ritorno dei lupi rappresenta un successo nella lotta contro la loro estinzione, e la convivenza è l’unica strada da perseguire.

(nella foto il cartello che era stato appeso al cadavere del lupo)