Home | Notizie | Processo uccisione dell'orsa KJ2: LAV parte civile nel giudizio contro mandanti

Processo uccisione dell'orsa KJ2: LAV parte civile nel giudizio contro mandanti

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

domenica 11 ottobre 2020

Condividi

Dopo aver presentato la denuncia e essersi opposta a ben due tentativi di archiviare il procedimento, oggi LAV è stata ammessa, dal Tribunale di Trento, parte civile nel procedimento che vede sul banco degli imputati, accusati di uccisione di animali, il Presidente della Provincia Rossi e il dirigente Zanin, quali mandanti dell’esecuzione dell’orsa KJ2, uccisa da una carabina del Corpo Forestale Provinciale, a seguito di uno scontro con una persona accompagnata dal suo cane.

Qualche giorno fa inoltre, dopo la pubblicazione del verbale relativo all’ispezione disposta dal Ministero dell’Ambiente al recinto del Casteller, abbiano inviato delle diffide al Presidente della Provincia Fugatti perché disponesse l’immediata liberazione degli orsi detenuti, per l’evidente compromissione del loro benessere, legata all’inadeguatezza della struttura, ma Fugatti non ha dato alcun riscontro a tali diffide, nonostante fosse a conoscenza delle pessime condizioni di detenzione degli animali.

A causa della condotta omissiva del Presidente Fugatti, quindi, si sono concretizzate le condizioni perché possa essere ritenuto responsabile di maltrattamento di animali ai sensi dell’art.544ter del Codice penale e per questo l’abbiamo denunciato alla Procura di Trento.

Contestualmente alla denuncia, LAV ha chiesto anche alla Procura di provvedere al sequestro preventivo degli orsi rinchiusi nel recinto del Casteller, affidando all’ISPRA la gestione degli animali, con la possibilità quindi di liberare M49 e M57 e di impedire il trasferimento di DJ3 presso lo zoo di Spormaggiore (Trento).

L’avvio del procedimento contro Rossi e Zanin, sia di monito per il Presidente Fugatti e la sua assurda politica persecutoria nei confronti degli orsi. Nemmeno lui può ritenersi al di sopra delle norme poste a tutela degli animali. Rimetta quindi subito in libertà gli animali ingiustamente catturati, come richiesto nelle nostre diffide.