Era un’alleata irriducibile di LAV nella battaglia contro la vivisezione e al fianco di tutti gli animali.
Lea Massari, attrice e modella di fama internazionale, che ha lavorato che i più grandi attori e registi del ‘900, è morta a Roma all’età di 91 anni.
Ritirata da oltre 30 anni a vita privata, negli anni ’80 e ’90 è stata un’alleata irriducibile di LAV nella battaglia contro la vivisezione e al fianco di tutti gli animali.
Cresciuta in una famiglia con padre cacciatore, Lea Massari fin da giovane era stata educata allo sport dell’uccisione, che ha praticato fino agli anni ’60, quando durante una battuta di caccia alla lepre a Dubrovnik sparò ad un coniglietto che le morì tra le braccia. In più id un’intervista ha dichiarato che quella morte fu l’ultima per mano sua. Da lì in poi ha rinnegato caccia e fucili, dedicando la sua vita ai diritti degli animali.
Abbiamo perso una grande artista e interprete del cinema italiano, ma soprattutto abbiamo perso una grande amica che è stata l’avanguardia dell’animalismo, rinunciando convintamente alle pellicce quando erano uno status symbol e prodigandosi per difendere le vite degli animali, tutti. Nessuno escluso.
(Nella foto: Lea Massari sostiene LAV in una iniziativa contro la vivisezione del 1983).