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L'editoria davvero fashion è senza pellicce

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Ultimo aggiornamento

lunedì 14 aprile 2014

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Dedicati agli “addetti ai lavori” (aziende moda, ma anche alle scuole di futuri stilisti!), distribuiti in Italia e all’estero, i books di tendenza “Fashion Box” pubblicati dall’editore P.M. Studio di Carpi diventano promotori di una svolta nel mondo delle creazioni moda: mai più pellicce animali nelle future collezioni!

P.M. Studio è diventato infatti partner dell’International Fur Free Standard, l’iniziativa promossa in Italia dalla LAV e finalizzata a indirizzare le aziende (e i consumatori) verso soluzioni prive di pelliccia animale.

“Di fronte alla continua ostentazione di pellicce anche nelle prossime collezioni autunno-inverno 2014/15, abbiamo deciso che è giunto il momento di assumere una posizione pubblica contro questa forma di sfruttamento degli animali – ci ha spiegato Cristina Po, di P.M. Studio – Sul mercato sono disponibili già da tempo prodotti alternativi alla vera pelliccia, ma anche alle piume, e con performance anche migliori dei materiali di origine animale. Per questo il nostro team di professionisti orienterà i nostri clienti verso soluzioni più sostenibili e che non alimentano una industria che riteniamo superata”. 

Con i trend books Fashion Box, si amplia il comparto di operatori commerciali del settore moda partner del Progetto Fur Free. Oltre all’e-commerce con Zalando e ASOS, e il Business-to-Business con Connature, da oggi anche l’editoria specializzata prende una netta posizione contro le pellicce animali.

Simone Pavesi, Responsabile LAV  Campagna Pellicce

Simone è anche su Twitter: @S_Pavesi

 

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