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Legge Bilancio: bocciare emendamenti pro-caccia, intervenga il Governo!

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Ultimo aggiornamento

martedì 03 dicembre 2019

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“Gli emendamenti al Disegno di Legge di Bilancio presentati con una discutibile forzatura da alcuni senatori nella Commissione Bilancio sul contenimento della fauna selvatica, sono inaccettabili dal punto di vista scientifico ed inattuabili per il diritto, italiano ed europeo”.

Questo il nostro appello, diffuso insieme alle associazioni Enpa, Lipu e WWF Italia. Alcuni di questi emendamenti sono già stati, correttamente, dichiarati “inammissibili” dalla stessa Commissione ma altri sono ancora presenti negli atti parlamentari. Ci riferiamo, ad esempio all’emendamento “60.0.159 (testo 2) Taricco, Biti, Manca, Ferrari, Ferrazzi”.

  • Se passasse questa modifica alla legge 157/1992 che, prima di essere la legge quadro nazionale che disciplina le attività di caccia, è l’unica legge italiana sulla tutela della fauna selvatica, si darebbe “licenza di uccidere” qualsiasi animale selvatico, compresi quelli protetti come lupi, orsi, aquile, con una procedura super semplificata che non garantirebbe il rispetto delle regole europee ed internazionali sulla tutela delle specie selvatiche e degli habitat naturali. 
  • Secondo i proponenti, lo scopo di questa modifica sarebbe “fronteggiare i danni al settore agricolo e della silvicoltura e i conseguenti oneri causati dalla diffusione incontrollata di fauna selvatica”. 

Chiediamo quindi al Governo, in particolare al Ministro Costa, di intervenire per scongiurare questo ennesimo tentativo di ridurre i livelli minimi di tutela degli animali selvatici, e al Senato di eliminare gli emendamenti, avviando un percorso adeguato all’importanza degli interessi in gioco.

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