Home | Notizie | La Lombardia stanzia 2 mln di Euro per prevenzione randagismo e tutela animali

La Lombardia stanzia 2 mln di Euro per prevenzione randagismo e tutela animali

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

martedì 31 marzo 2015

Condividi

Oggi la III Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Lombardia ha espresso parere favorevole al Piano Triennale d’intervento redatto dalla Consulta Regionale Randagismo (di cui siamo componenti) e deliberato dalla Giunta Regionale, in materia di “Educazione sanitaria e zoofila, controllo demografico della popolazione animale e di prevenzione del randagismo 2015-2017”.

“La LAV, in qualità di componente della Consulta Regionale Randagismo, istituita presso la Direzione Generale Salute della Regione Lombardia, ha partecipato direttamente e in modo propositivo alla redazione del Piano Triennale che è stato approvato oggi. – dichiara Simone Pavesi, Responsabile LAV - Rapporti Istituzionali Regione Lombardia – Siamo lieti di avere contribuito allo stanziamento dei fondi e in particolare che sia stata data maggiore attenzione alle strutture di ricovero per i gatti – troppo spesso dimenticate – e che sia stato assicurato il coinvolgimento di veterinari liberi professionisti nell’attività di sterilizzazione di cani e gatti, rendendo questo servizio ancora più capillare nel territorio”.

Obiettivi del Piano Triennale che la Regione intende raggiungere:

  • garantire la salute pubblica dei cittadini e la tutela degli animali d’affezione attraverso il controllo sanitario degli animali vaganti; 
  • educare a una corretta relazione uomo-animali e promuovere un’etica del rispetto verso gli animali, come sancito tra gli elementi qualificativi individuati nello Statuto regionale; 
  • promuovere le iscrizioni nell’Anagrafe degli Animali d’Affezione e favorire il possesso consapevole degli animali d’affezione;
  • ridurre i tempi di permanenza degli animali nelle strutture di ricovero, favorendo gli affidi e le adozioni; 
  • razionalizzare e ridurre i costi sostenuti dalle amministrazioni pubbliche per il mantenimento dei cani accalappiati; 
  • ridurre gli abbandoni, i maltrattamenti e più in generale, i comportamenti sanzionati dalla legge regionale; 
  • garantire la presenza sul territorio di strutture sanitarie e di rifugio adeguate alle esigenze di benessere e cura degli animali; 
  • controllare la popolazione dei cani e dei gatti, mediante la limitazione delle nascite; 
  • accrescere la professionalità degli operatori coinvolti nella settore della tutela degli animali d’affezione. 

COMUNICATO STAMPA