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Macachi Torino, respingere richiesta di anticipo test a settembre

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 31 luglio 2019

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Nonostante quanto previsto dal protocollo relativo all’autorizzazione del progetto dell’Università di Torino, abbiamo appreso che il professor Tamietto avrebbe chiesto al Rettore, Gianmaria Ajani, di anticipare all’inizio di settembre l’intervento invasivo sul cervello dei primati, previsto originariamente tra alcuni mesi, presso l’Università di Parma.

Un gesto che pare essere il tentativo di procedere prima che le osservazioni scientifiche e giuridiche, derivanti dall’analisi dei documenti, vengano sottoposte al Ministero della Salute, che potrebbe revocarne l’autorizzazione, anche in considerazione dei 339.250 cittadini dimostratisi contrari a questa sperimentazione e delle dichiarazioni di numerosi ricercatori, che in questi mesi hanno pubblicamente sottolineato la debolezza del protocollo e non applicabilità all’uomo dei risultati ottenuti.

L’ennesima prova di come questo esperimento non si fondi su serie e concrete basi scientifiche, che prevedono comunque tempi e passaggi determinati, comunicati da anni anche agli enti internazionali che li hanno finanziati, ma su esigenze diverse che possono cambiare in base alle contingenze scavalcando, oltretutto, quanto approvato dagli organi competenti.

Auspichiamo che il Rettore in carica non intenda permettere questa violazione del Protocollo fin qui autorizzato, che prevede delle precise tempistiche, non modificabili improvvisamente, come avverrebbe in questo caso. Abbiamo quindi scritto al Ministro della Salute Grillo, e ai Rettori delle Università di Torino e Parma perché svolgano accertamenti.

Fai sentire la tua voce, la petizione è ancora on line: firma ora!

Michela Kuan
Biologa, responsabile Area Ricerca senza animali

(foto dal web)