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Macachi di Torino, Presidente LAV indagato: vogliono intimidirci

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Ultimo aggiornamento

lunedì 27 gennaio 2020

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“Qualcuno vuole intimidirci ma il risultato ottenuto è proprio quello contrario, di rendere più forte e convinta la nostra battaglia contro la sperimentazione sugli animali. Come ha sentenziato pochi giorni fa il Consiglio di Stato, la nostra azione legale contro i test sui macachi all’Università di Parma è fondata, abbiamo diffuso pubblicamente dati già noti, operiamo alla luce del sole e in maniera nonviolenta dalla nostra fondazione - 43 anni fa - siamo quelli che hanno fatto condannare Green Hill fino alla Corte di Cassazione”.

Così il nostro presidente, Gianluca Felicetti, nel giorno della notifica ricevuta dalla Procura della Repubblica di Parma, rende noto di essere indagato per i reati di cui agli articoli 115, 595, 612 e 621 del Codice penale, cioè rivelazione di documenti segreti, accordi per istigare a reati, minacce e diffamazione.

“La nostra associazione ha ottenuto la scorsa estate da parte del Ministero della Salute, grazie a una lunga azione legale, alcuni documenti della sperimentazione sui macachi e li ha utilizzati solo ed esclusivamente per redigere con i propri avvocati e consulenti scientifici i ricorsi al TAR e al Supremo Grado della Giustizia Civile. Abbiamo fatto prevalere il diritto all’informazione e all’esercizio della libertà di pensiero da parte di organizzazioni, come la nostra, riconosciute dallo Stato come di utilità sociale. Chi ci ha denunciati non ha evidentemente altri argomenti e tenta la strada del “bavaglio” giudiziario"

Noi invece continuiamo, più forti e convinti di prima e ci riserviamo ulteriori azioni legali a difesa della nostra immagine e delle nostre attività di Ente Morale riconosciuto dal Ministero dell’Interno per la tutela degli animali, dei malati e della ricerca scientifica.