Patteggiamento per 3 imputati e rinvio a giudizio per un altro.
Si è svolto oggi al Tribunale di Perugia il processo per l'inchiesta sulla macellazione illegale di cavalli, che ha visto coinvolti quattro imputati accusati di associazione a delinquere, uccisione e maltrattamento di cavalli, commercio illecito di carne e falsificazione dei dati identificativi degli animali.
Dei quattro imputati, tre hanno patteggiato le loro posizioni; mentre per un imputato, considerato capo promotore dell'associazione, è stato rigettato il patteggiamento ed è stato disposto il rinvio all'udienza dibattimentale che si terrà l'11 febbraio 2026.
Secondo l'accusa, gli imputati avrebbero messo in piedi un'organizzazione che era in grado di reperire cavalli vecchi o malati in tutta Italia per destinarli illegalmente alla macellazione in Puglia, dove erano trasportati violando qualsiasi norma sul benessere degli animali. Una volta macellati, la carne degli animali – che in vita erano stati sottoposti a trattamenti farmaceutici non documentati e non compatibili con la finalità alimentare - era immessa sul mercato con grave rischio per la salute umana. Un sistema reso possibile da un meccanismo di cancellazione della tracciabilità degli equidi, anche attraverso l'inserimento di dati falsi nella Banca Dati Nazionale degli Equini.
Anche di fronte a un patteggiamento non possiamo ridurre la portata dei fatti contestati. Accordi processuali non cancellano la gravità di condotte che hanno trasformato i cavalli in vittime invisibili di un sistema criminale. Continueremo a seguire il processo che proseguirà nei confronti di uno degli imputati e procedimenti simili per garantire che chi ha commesso reati ai danni degli animali nell'ambito di pratiche clandestine risponda delle proprie azioni secondo quanto previsto dalla legge, riaffermando il principio che nessuna attività illecita a danno degli animali può rimanere impunita.
Siamo stati presenti in aula con l'avvocato Massimiliano Canè, si è costituita parte civile nel procedimento penale insieme ad altre associazioni.
La macellazione illegale di animali è plurioffensiva. Le prime vittime ovviamente sono gli animali, ma qui la questione animale si coniuga con quella della sicurezza alimentare. Non è forse una questione di sicurezza della salute pubblica l'immissione sul mercato di carne di animali non impiegabili per il consumo alimentare umano? Non a caso molte inchieste hanno messo in evidenza il legame esistente tra furto di animali, macellazione illegale e focolai di zoonosi”.