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Organizzavano corse clandestine e percepivano Reddito di cittadinanza

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 23 dicembre 2020

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Per la prima volta in assoluto è stato applicato il sequestro di somme percepite per il reddito di cittadinanza, a pregiudicati per delitti contro gli animali commessi in ambito mafioso. Una circostanza che indica un nuovo approccio al problema, con i reati di organizzazione di corse clandestine, e il relativo maltrattamento di animali, considerati al pari dei più tradizionali delitti mafiosi, come importanti attività illecite di alcuni clan mafiosi. 

E’ accaduto a Messina, dove le indagini della Guardia di Finanza hanno portato alla denuncia di 25 soggetti, sventando così una frode di circa 330.000 €, perpetrata da soggetti condannati per reati di mafia e/o loro familiari che avevano intenzionalmente omesso di dichiarare i propri precedenti nella domanda per richiedere il Reddito di cittadinanza. 

All’esito delle analisi condotte, il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Messina, accogliendo la proposta della locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro delle somme indebitamente percepite, per illegittima percezione del Reddito di Cittadinanza che, nei casi più gravi, prevede la reclusione da 2 a 6 anni.  

Una notizia buona ogni tanto ci vuole. 

Leggi l'approfondimento di Ciro Troiano, criminologo, responsabile Osservatorio Zoomafia LAV