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Elezioni politiche 2022: il Manifesto delle Associazioni animaliste per un Paese più giusto per gli animali

Sei principali temi attorno ai quali si concentrano le proposte delle associazioni animaliste firmatarie del manifesto “Anche gli animali votano”, un programma per le elezioni politiche 2022 indirizzato a Partiti, e candidati che si fonda sul principio della tutela degli animali.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 29 settembre 2022

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Anche gli animali votano: il bilancio dell’iniziativa delle tredici associazioni per le elezioni

I punti programmatici delle tredici associazioni promotrici del manifesto “Anche gli Animali Votano” (www.ancheglianimalivotano.it) - sottoscritti interamente da cinque forze politiche fra le quali M5S e Alleanza Verdi-Sinistra e ripresi in parte e per singoli obiettivi dagli altri partiti - saranno portati nel Parlamento che si insedierà il prossimo 13 ottobre da un gruppo di nove deputati e senatori che lo hanno sottoscritto personalmente (Bellucci-FdI, Bonelli-Verdi, Brambilla-Fi, Evi-Verdi, Lacarra-Pd, Rando-Pd, Zan-Pd, Zanella-Verdi, Zaratti-Verdi), al quale si aggiungeranno almeno altri otto parlamentari sensibili ai temi animalisti (Biancofiore-Noi Moderati, Costa-M5S, Dalla Chiesa-Fi, Di Lauro-M5S, Frassinetti-FdI, Maiorino-M5S, Rizzetto-FdI, Unterberger-Svp).

A loro vanno i complimenti e le speranze di Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals, con l’auspicio che si creino su ogni tema ampie maggioranze trasversali - come quelle che si registrano nel Paese fra i cittadini sulla tutela degli animali – a partire dai temi che hanno visto in campagna elettorale la convergenza degli impegni programmatici della maggior parte dei partiti: l’inasprimento e la maggiore efficacia delle sanzioni contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali, la prevenzione del randagismo e il sostegno alle adozioni responsabili di cani e gatti, la riduzione dell’IVA su cibo e prestazioni veterinarie oggi soggetti a tassazione come beni di lusso, l’istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali, la realizzazione di campagne di formazione e informazione sul rispetto degli animali e l’educazione ambientale. Le associazioni animaliste chiedono quindi che quindi questi temi si concretizzino al più presto in nuove ed efficaci Leggi.

Sono invece fortemente preoccupate per gli animali selvatici, “stretti” nel programma di Governo del centrodestra fra “la necessità della salvaguardia della biodiversità anche attraverso l’istituzione di riserve naturali” e la promessa di “interventi di contrasto alla proliferazione della fauna” come possibilità di estendere ancora di più la caccia - tanto più perché in contrasto con il nuovo articolo 9 della Costituzione che ha inserito tra i principi fondamentali della Repubblica la tutela della biodiversità, dell’ambiente e degli animali - nonché per l’impegno di questi partiti a incentivare i sistemi intensivi d’allevamento degli animali.

Già nelle prossime settimane e mesi, Governo e Parlamento dovranno comunque affrontare delle scadenze molto importanti su tutela degli animali e salute pubblica, sulle quali le associazioni richiamano l’attenzione della politica. Dalla scadenza per l’emanazione del Decreto Legislativo attuativo del Ministero della Cultura per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti ai Decreti ministeriali attuativi sulla Legge per la tutela degli animali esotici, dal divieto di triturazione dei pulcini maschi negli allevamenti avicoli al sostegno in sede europea alla prossima proposta della Commissione di Bruxelles per l’eliminazione progressiva delle gabbie negli allevamenti zootecnici, così come la sorte dei quasi 6000 visoni riproduttori chiusi negli aboliti allevamenti per pellicce.

Le associazioni firmatarie dell’appello #ancheglianimalivotano monitoreranno l’attività politica per rappresentare richieste legislative alle Istituzioni, verificare il rispetto degli impegni presi, contrastare eventuali minacce alla fauna selvatica e al benessere degli animali e continueranno con sempre più forza nelle attività che coinvolgono tutta la cittadinanza, per gli animali.







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lunedì 12 settembre 2022

Le proposte, le adesioni e i no di Partiti e Candidati

Nella campagna elettorale la tutela degli animali domestici e la prevenzione del randagismo entrano nei programmi di diverse forze politiche, molto meno purtroppo la protezione degli animali selvatici e il collegamento fra la necessità del contrasto ai cambiamenti climatici e le condizioni degli animali negli allevamenti intensivi. Ma, a prescindere da chi vincerà il 25 settembre, stando a quanto dichiarato nei programmi elettorali il prossimo Parlamento e il prossimo Governo saranno impegnati a istituire finalmente la figura del Garante nazionale dei diritti degli animali, a inasprire e rendere più efficaci le pene contro i maltrattamenti degli animali, a rendere meno costosa la vita delle famiglie che vivono con animali rendendo equa l’IVA su cibo e prestazioni veterinarie. Questi sono sostanzialmente i punti unificanti dei programmi di Lega, Pd, M5S, Forza Italia, Verdi-Sinistra, M5S, Fratelli d'Italia, +Europa, Unione Popolare, Impegno Civico Di Maio, Italexit e Italia Sovrana e Popolare che hanno quindi su questi tre temi recepito l'appello #ancheglianimalivotano lanciato a inizio agosto dalle 13 associazioni animaliste firmatarie dell'omonimo appello.

È questo il quadro che emerge dall’analisi effettuata dalle associazioni animaliste* mettendo a confronto i programmi elettorali dei partiti che, con candidati in tutti o almeno la metà dei collegi elettorali di Camera e Senato, propongono per le prossime elezioni del 25 settembre. Se tutti i partiti sembrano consapevoli della necessità di sviluppare azioni concrete in materia di ambiente per far fronte alla crisi climatica, quando si entra nello specifico della tutela degli animali la situazione cambia.

DOCUMENTI UTILI

LE NOSTRE PROPOSTE, LE ADESIONI E LE NON ADESIONI DI PARTITI E CANDIDATI

Sono Alleanza Verdi–Sinistra, Movimento 5 Stelle, Unione Popolare, Italexit e Italia Sovrana e Popolare i primi cinque partiti che hanno scelto di aderire a tutte le 6 macro-aree di intervento individuate nel manifesto “Anche gli animali votano”, elaborato come programma destinato a partiti, candidati premier e candidati al Parlamento. Nel caso di Italexit e Unione Popolare, l’impegno completo è stato assunto in occasione di incontri e confronti con le associazioni e successivamente confermato per iscritto dai responsabili nazionali, mentre il programma online risulta più sintetico ed elenca soltanto alcune tematiche ritenute prioritarie.
Numerosi sono i punti cardine su cui questi partiti hanno preso impegni precisi, facendo proprie tutte le proposte avanzate dalle associazioni animaliste, incluse tematiche potenzialmente divisive quali il superamento della sperimentazione animale, una moratoria sull’apertura di nuovi allevamenti intensivi, la realizzazione di un programma di riduzione degli animali allevati e ancora il divieto dell’utilizzo degli animali in circhi, spettacoli viaggianti, feste e sagre tradizionali.

Nessun riferimento alla salvaguardia e benessere degli animali è stato inserito invece nei programmi di Azione-Italia Viva Calenda, Italia Sovrana e Popolare e di Alternativa per L’Italia-No Green Pass. Nel programma di Governo del centrodestra a fronte del positivo impegno alla tutela della biodiversità e all’educazione ambientale è stato inserito in negativo l’obiettivo di “contrastare la proliferazione degli animali selvatici”, vale a dire aumentare periodi e territori aperti alla caccia, mentre qualche punto sulla tutela dei domestici risulta nei programmi dei singoli partiti, Forza Italia, Lega e Fratelli D’Italia. Anche il Pd inserisce un punto sulla tutela del benessere animale, mentre Impegno Civico Di Maio indica, come la maggioranza degli altri partiti, la necessità di istituire la figura del Garante nazionale; si parla di benessere animale in un capitolo del programma di +Europa con Emma Bonino. Manca nella maggior parte dei programmi la volontà di avviare le azioni necessarie per abbandonare il sistema intensivo di allevamento, così deleterio per animali e ambiente.

Per quanto riguarda gli animali domestici, il dibattito e gli impegni presi toccano in forma diversa più partiti, ad esempio Fratelli D’Italia propone di “inasprire le pene per i reati contro gli animali, fermare la tratta illegale di cuccioli proveniente dall’Est Europa”, mentre Lega, Pd e Italexit sostengono tra gli altri temi “l’abbassamento dell’Iva sulle prestazioni veterinarie; contrasto al randagismo e ai maltrattamenti”.

Quando si parla di animali selvatici vi è invece una netta demarcazione nelle posizioni dei diversi partiti: la coalizione di centrodestra sottolinea “la necessità di salvaguardare la biodiversità, anche attraverso l’istituzione di riserve naturali e la promozione dell’educazione ambientale e al rispetto della fauna e della flora” ma tanto il programma comune quanto quello dei singoli partiti prevede “interventi di contrasto al fenomeno della proliferazione della fauna selvatica”, ovvero interventi per aumentare la caccia come previsto anche da Azione-Italia Viva. L’impegno sull’abolizione della caccia arriva da Alleanza Verdi – Sinistra, Movimento 5 Stelle, Unione Popolare, Italexit e Italia Sovrana e Popolare.

“Chiunque governi dovrà tenere conto della necessità di dare piena attuazione al nuovo articolo 9 della Costituzione”, sostengono le 13 associazioni firmatarie. “Il legislatore ha infatti un preciso dovere di disciplinare forme e modi di tutela degli animali, al quale non può sottrarsi, considerato anche che la società si è molto evoluta ed esige risposte concrete a favore degli animali e di chi se ne prende cura”.

L’analisi realizzata vuole essere uno strumento utile per consentire agli elettori di conoscere in modo trasparente la posizione dei candidati firmatari sulle questioni legate alla tutela e benessere degli animali, attraverso la pubblicazione nel corso dei prossimi giorni degli impegni assunti sul sito internet dedicato www.ancheglianimalivotano.it.

Le associazioni animaliste firmatarie del manifesto #ancheglianimalivotano che viene sottoposto in questi giorni alla firma anche dei singoli candidati alla Camera e al Senato, seguiranno attentamente le attività del Parlamento e del futuro Governo e controlleranno il rispetto degli impegni assunti così come cercheranno di creare maggioranze parlamentari sui singoli punti d’impegno proposti per un Paese più giusto per gli animali e quindi più giusto per tutti.
“La politica deve prendere atto che la tutela e il benessere degli animali sono temi irrinunciabili nel dibattito elettorale, in grado di orientare gli elettori”, concludono le 13 associazioni firmatarie del manifesto #ancheglianimalivotano. “Siamo disponibili a ulteriori confronti con le altre forze politiche interessate a raccogliere il nostro appello per una società più giusta per tutti, compresi gli animali”.

* Le 13 associazioni firmatarie del manifesto sono ALI, Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals.



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venerdì 05 agosto 2022

Elezioni politiche 2022: il Manifesto delle Associazioni animaliste

Contrasto al randagismo, tutela della fauna selvatica, stop all'uso degli animali nei circhi e negli spettacoli, protezione degli animali allevati a fini alimentari, superamento della sperimentazione animale e tutela degli animali nel nostro sistema giuridico e istituzionale-amministrativo. Questi i sei principali macro temi attorno ai quali si concentrano le proposte delle associazioni animaliste firmatarie del manifesto “Anche gli animali votano”, un programma per le elezioni politiche 2022 indirizzato a partiti, candidati Premier e candidati al Parlamento che si fonda sul principio della protezione e della tutela degli animali. Le associazioni animaliste nazionali e internazionali Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals - nel rispetto dei propri fini statuari - chiedono ai protagonisti delle prossime elezioni del 25 settembre 2022 di impegnarsi per la concreta attuazione del Principio fondamentale costituzionale della tutela degli animali, della biodiversità, dell’ambiente e degli ecosistemi, entrato in vigore il 9 marzo scorso, mediante la realizzazione di una serie di punti programmatici per la prossima Legislatura.

“La grave crisi climatica, pandemica ed economica - affermano le Associazioni - derivano anche dallo sfruttamento e maltrattamento degli animali. Inoltre, gli incendi, il caldo e la siccità senza precedenti hanno avuto gravissime conseguenze sulla fauna selvatica e sugli habitat. Gli effetti sono davanti agli occhi di chiunque voglia vedere. Oggi più che mai sono necessari atti importanti da parte del Parlamento e del Governo sia in sede nazionale che europea e internazionale. La necessità del rispetto per gli animali assume ormai da tempo un ruolo centrale per gran parte dell’opinione pubblica, come testimoniano tutti i sondaggi. Pertanto, i temi della campagna elettorale, come sicurezza, lavoro, immigrazione, salute, spesa pubblica, scuola, ricerca, famiglia, legalità, devono avere una declinazione anche nella tutela degli animali”.

Tra le richieste relative ai sei macro-temi vi sono:

  • Introduzione di sanzioni più efficaci nel Codice penale per il contrasto ai maltrattamenti e agli altri reati, realizzazione e sostegno di strutture di accoglienza degli animali salvati e l’istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali.
  • Piena applicazione e rafforzamento della normativa sulla prevenzione del randagismo e incentivazione della sterilizzazione di cani e gatti anche di proprietà, e riduzione dell’aliquota IVA su cibo per animali e prestazioni veterinarie.
  • Tutela degli animali selvatici attraverso il pieno esercizio da parte dello Stato dei poteri in materia di tutela della fauna selvatica, l’abolizione della caccia e delle importazioni di trofei e l’incremento delle aree protette.
  • Attuazione della Legge-delega approvata dal Parlamento nel luglio scorso per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti estendendolo ai delfinari, e stop all’uso degli animali nelle feste locali, in zoo, acquari, palii, per trainare le carrozzelle;
  • Sostegno al divieto europeo dell’utilizzo delle gabbie nell’allevamento, attuazione dello stop previsto dalla Legge di delegazione europea alla triturazione dei pulcini e promozione delle scelte alimentari vegetali;
  • Superamento della sperimentazione animale, investendo nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based”.

Le associazioni renderanno pubbliche le risposte, anche solo parziali, o le mancate risposte in ordine ai punti programmatici sopra indicati che perverranno, al fine di consentire agli elettori la più corretta e trasparente informazione sugli impegni che su tali temi si assumono coloro che saranno chiamati a responsabilità di rappresentanza parlamentare e di governo nazionale.



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