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Morta Andra, elefantessa circo Rolando Orfei. Appello a Franceschini: subito legge stop uso animali

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Ultimo aggiornamento

giovedì 21 ottobre 2021

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E' morta stamattina ad Azzano San Paolo (Bergamo) Andra, elefantessa sfruttata negli spettacoli del Circo Rolando Orfei: "una vita passata ad esibirsi per il divertimento umano, lontana dal suo ambiente naturale", commenta la LAV, che con i volontari della sede di Bergamo aveva monitorato periodicamente le sue condizioni di salute dal momento dell'attendamento, chiedendo lo stop alle esibizioni per le sue gravi condizioni di salute ed il suo trasferimento in un santuario.

Andra era balzata agli onori della cronaca nel 2009 per un caso di maltrattamento durante uno spettacolo in Grecia: le immagini avevano suscitato un tale scalpore nei cittadini, che portò alla decisione del Governo ellenico di vietare l'uso di animali nei circhi.

Ciò nonostante, Andra ha continuato ad essere usata negli spettacoli, senza tenere in considerazione la sua età, decisamente avanzata (63 anni) anche per un elefante.
E le esibizioni non si sono fermate nemmeno dopo il malore che Andra aveva avuto i primi giorni dell'attendamento ad Azzano San Paolo, quando era collassata a terra: in quel caso i veterinari ne avevano attestato l'idoneità e la possibilità di continuare ad esibirsi, cosa puntualmente avvenuta!

Questa vicenda dimostra ancora una volta, nel modo più drammatico, quanto siano anacronistici i circhi con animali, e l'urgenza di una legge di divieto. Per questo rivolgiamo un appello al Ministro Franceschini, per una legge che bandisca, definitivamente, l'uso degli animali nei circhi e negli spettacoli.

"Andra è stata sfruttata fino all'ultimo frammento di energia. Abbiamo tentato in tutti i modi di portarla via e farle riassaporare il profumo della libertà, ma le leggi attuali non ce l'hanno consentito - aggiunge Donato Ceci, della Sede LAV di Bergamo - Andra, le sue lacrime e il suo sangue, diventano il simbolo dello sfruttamento degli animali nei circhi italiani ed europei. Diventano l'ombra con cui dovranno convivere tutti coloro che ancora tollerano e favoriscono la subordinazione degli animali per una malata forma di intrattenimento umano".

LAV ringrazia il Sindaco e il Comandante della Polizia Locale di Azzano San Paolo per l'impegno profuso nella vicenda, e il Commissariato Provinciale del Nucleo CITES di Bergamo che ha monitorato il suo stato di salute nelle ultime settimane della sua vita, ribadendo lo stop alle esibizioni.