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No alla pena di morte per i randagi in Romania

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Ultimo aggiornamento

giovedì 12 settembre 2013

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Con 266 voti a favore, 23 contro e 20 astensioni il Parlamento romeno ha adottato qualche giorno fa una legge che reintroduce l'eutanasia dei cani randagi

Una legge fortemente voluta dal presidente Traian Basescu contro cui niente hanno potuto le numerose proteste di animalisti e delle centinaia di persone che durante il voto hanno manifestato a Bucarest. 
Una legge che come sottolineato dalle Associazioni animaliste, da tempo attive in Romania, ripropone una misura estrema “la soluzione finale” già contenuta in una legge che era stata dichiarata incostituzionale a gennaio 2012.
E non solo, questa legge eticamente inaccettabile è in palese in contrasto con la Convenzione Europea per la protezione degli Animali da Compagnia, sottoscritta dal Governo rumeno fin dal 2003 – la quale esplicita come l’eutanasia non sia uno strumento efficace per risolvere il randagismo e con il dettato della Carta di Lisbona che riconosce gli animali come esseri senzienti, nonché con la richiesta fatta dal Parlamento Europeo agli Stati membri di adottare strategie globali di gestione della popolazione canina che prevedano misure tra le quali leggi anti-crudeltà e il sostegno alle procedure veterinarie, compresa la sterilizzazione.

Al di la degli imprescindibili aspetti etici e normativi questa legge è inefficace e dannosa: il randagismo non si risolve con la soppressione degli animali, ma attraverso la sterilizzazione, la registrazione dei cani di proprietà e la promozione delle adozioni.


Per questo rivolgiamo un appello, al presidente del Senato Pietro Grasso, alla Presidente della Camera Boldrini e al ministro degli Esteri Emma Bonino, affinché per le rispettive competenze e nelle rispettive sedi prendano posizione contro questa legge ingiusta e inaccettabile e chiedendone l’abrogazione nelle opportune sedi anche in Europa. All’Ambasciatore rumeno in Italia chiediamo di farsi interprete del nostro disappunto e di quello dell’opinione pubblica italiana e della richiesta di una legge a tutela degli animali che li protegga dalla crudeltà e dalla morte e che combatta il randagismo attraverso la sterilizzazione.

Ilaria Innocenti, responsabile LAV Cani e gatti