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Fabbrico (RE): sotto sequestro l’area del cantiere del nuovo allevamento di tacchini

Il progetto era stato subito fortemente contestato dai cittadini e da noi di LAV, con le sedi di Reggio Emilia e Modena.

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mercoledì 24 settembre 2025

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Animali negli allevamenti

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Fondamentale fare chiarezza sugli iter di autorizzazione

Il progetto di un nuovo allevamento da 39900 tacchini a Fabbrico era stato sin da subito fortemente contestato dai cittadini e da noi di LAV, presenti sul territorio con le sedi di LAV Reggio Emilia e LAV Modena.

Lo scorso anno avevamo partecipato all’assemblea del 9 settembre a Fabbrico, organizzata per chiedere spiegazioni sul nuovo maxi-allevamento di tacchini.

Il progetto era stato subito fortemente contestato già lo scorso anno dai cittadini, ma era stato autorizzato da Arpae e dagli altri organi di controllo, in quanto senza elementi di irregolarità al momento delle verifiche preliminari.

La giunta comunale, infatti, come appreso in assemblea del 9 settembre 2024  e come si evince dagli organi di stampa,  con una delibera dell’ottobre 2023, aveva approvato il Pra (Piano di Riconversione Agricola) e dato indirizzo all’ufficio tecnico per il rilascio del permesso di costruire, subordinandone l’efficacia all’ottenimento dell’AUA (Autorizzazione Unica Ambientale). L’autorizzazione è stata poi rilasciata da Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia) solo il 5 agosto 2024, a demolizione avvenuta.

Si apprende da organi di stampa [Il Resto del Carlino; Temponews  Il Resto del Carlino (2) ] che mercoledì scorso i Carabinieri forestali hanno sequestrato il cantiere e poi acquisito in municipio la documentazione relativa all’autorizzazioneSull’indagine gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, mentre il Comune sui propri canali social si è affrettato a spiegare che la presenza dei militari nel palazzo comunale era legata all’acquisizione della documentazione tecnica sull’autorizzazione dell'impianto della ditta bresciana.

È quindi in corso un’inchiesta dei Carabinieri del nucleo forestale sul progetto legato all’allevamento di tacchini attuato da un'impresa bresciana in via Bonifica a Fabbrico, nelle campagne al confine con Villanova di Reggiolo e Rolo.

Elisabetta Sala, capogruppo della lista civica di minoranza, nella sua intervista rilasciata alla Gazzetta di Reggio (qui):  il 29 aprile 2024 ho presentato una semplice richiesta di verifica dei titoli edilizi ai carabinieri come cittadina, non un esposto né una querela. La richiesta riguardava la demolizione in corso nel vecchio allevamento, l’assenza del cartello edilizio di cantiere e la necessità di verificare i titoli autorizzativi. Nel frattempo, da quanto mi risulta, anche altre persone hanno segnalato situazioni da verificare. Addirittura, a ottobre 2024, a cantiere appena iniziato, era arrivata una richiesta scritta di verifica dei titoli edilizi direttamente da un cittadino al Comune supportata dalla perizia di un tecnico, a cui nessuno ha risposto, quando la stessa avrebbe consentito all’ente pubblico di autotutelarsi”.

È proprio questo silenzio che ha indotto tanti cittadini di Fabbrico a proporre un ricorso straordinario al Capo dello Stato depositato a fine 2024, che, a seguito di atto di opposizione del Comune, oggi è in attesa di fissazione dell’udienza dinanzi al Tar di Parma. In occasione della prima udienza,  noi di LAV presenteremo un atto di intervento ad adiuvandum.

È fondamentale fare chiarezza sugli iter autorizzatori e scongiurare nuove aperture di impianti zootecnici, luoghi di sfruttamento per animali, deleteri per le persone e insalubri per l’ambiente.