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Provincia di Trento: è attivo Il nuovo piano faunistico venatorio

Dopo che abbiamo portato nei tribunali la questione del foraggiamento, finalmente dalla Provincia arrivano indicazioni per regolamentare l’attività e quindi ridurre i rischi di creare orsi confidenti.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 28 maggio 2025

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#trentinoaltoadige
Animali selvatici

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Il foraggiamento viene realizzato anche con alimenti appetibili per gli orsi

Da lunedì 26 maggio è attivo il nuovo Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Trento che sostituisce quello licenziato nel 2010. Nel documento si trova una revisione che modifica le precedenti disposizioni sul foraggiamento, ovvero quella attività di alimentazione artificiale degli ungulati, organizzata durante l’inverno dai cacciatori per garantirsi un numero maggiore di animali da poter uccidere durante la stagione di caccia.

Oltre a sostenere il passatempo sanguinario dei cacciatori, il foraggiamento viene realizzato anche con alimenti appetibili per gli orsi. Per questo motivo la comunità scientifica internazionale, ma anche lo stesso ISPRA, affermano che il foraggiamento dovrebbe essere vietato, ancor di più nelle zone frequentate dagli orsi, perché ne favorisce la confidenza, cioè l’avvicinamento agli esseri umani.

Per garantire la sicurezza di orsi e cittadini, negli scorsi anni la abbiamo fortemente contrastato l’attività di foraggiamento svolta nella Provincia di Trento, giungendo anche ad impugnare al TAR gli atti provinciali che l’avevano autorizzata. Ora nel nuovo Piano Faunistico, la Provincia di Trento ammette esplicitamente che il foraggiamento rappresenta un problema se realizzato nelle aree di presenza degli orsi, ma poi si limita a sconsigliarlo invece di vietarlo, evidentemente timorosa di scontentare i cacciatori.

Nonostante sia risaputo che il foraggiamento favorisce l’interazione con gli orsi, la documentazione in nostro possesso dimostra che la Provincia di Trento non sa neppure quante strutture siano utilizzate sul suo territorio, né dove si trovino gravissime lacune che sono state avallate dal TAR di Trento quando ha respinto il nostro ricorso che chiedeva la rimozione di tutte le strutture di foraggiamento. Massimo Vitturi, Responsabile LAV Area Animali Selvatici

Il nuovo Piano Faunistico Venatorio provinciale fa proprie le indicazioni che abbiamo sempre documentato scientificamente nei suoi ricorsi. Infatti, come si legge a pagina 23 del documento provinciale, d’ora in poi ogni sito di foraggiamento dovrà essere georeferenziato e potranno essere distribuiti solo erba medica e fieno. Si tratta di indicazioni basilari che la Provincia di Trento avrebbe potuto adottare già da anni se solo avesse seguito le indicazioni della scienza, rinunciando all’approccio ideologico che ha finora caratterizzato la sua azione sul tema dei grandi carnivori.

Ora continueremo a monitorare l’attività della Provincia per verificare che le disposizioni contenute nel nuovo Piano Faunistico siano realizzare e messe in pratica fin da subito, in caso contrario saremo pronti ad intervenire con ogni strumento legale per garantire la sicurezza di orsi e cittadini.LAV