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Ricerca senza animali: presentato un nuovo prototipo di cranio umano per la pratica chirurgica

Il progresso potrà avvenire solo se ci si concentrerà su metodiche innovative e che mettono l’uomo al centro della ricerca.

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Ultimo aggiornamento

martedì 19 agosto 2025

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Ricerca senza animali

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Il prototipo riproduce in maniera fedele il sistema della testa e del collo umano

La formazione dei futuri medici chirurghi non ha bisogno di cavie: un esempio virtuoso dalla collaborazione tra l’Università di Genova, l’Istituto Italiano di Tecnologia e l’Università di Medicina di Harvard

Le statistiche italiane appena pubblicate hanno evidenziato che il numero di animali ancora utilizzati per la formazione universitaria sono aumentati rispetto all’anno precedente (da 1503 a 2303), nonostante le nuove tecnologie a disposizione, oltre che la donazione del corpo umano alla scienza, permetterebbero ai futuri chirurghi di poter apprendere competenze su modelli attendibili, piuttosto che su animali.

Una ricerca appena pubblicata sulla prestigiosa rivista Wiley ha presentato il prototipo di una testa umana su cui poter simulare traumi cranio facciali e oculari e permettere quindi ai chirurghi di imparare a intervenire in modo preciso e risolutivo, soprattutto in caso di emergenza. La regione craniofacciale è una zona del corpo umano estremamente complessa, formata da ossa, articolazioni e tessuti che proteggono il cervello, motivo per cui in caso di trauma i danni permanenti possono essere estremamente gravi.

Grazie alla combinazione di competenze in ambito anatomico e ingegneria biomedica, questo prototipo riproduce in maniera estremamente fedele il sistema complesso tissutale ed osseo della testa e del collo umano, permettendo una formazione human-based e salvando potenzialmente migliaia di animali.

Il mondo della ricerca ci sta dimostrando che il progresso potrà avvenire solo se ci si concentrerà su metodiche innovative e che mettono l’uomo al centro della ricerca, per questo motivo rinnoviamo il nostro appello al Ministero della Salute affinché rinnovi i fondi stanziati nel biennio 2021-2022 a favore dei metodi sostitutivi alla sperimentazione animale.

Credit Photo: wiley.com