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L’oroscopo 2026 degli animali: nessun aiuto dalle stelle, ma scelte politiche e responsabilità umane

Ecco le 15 battaglie aperte per i diritti animali che porteremo avanti nel corso dell’anno.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 29 dicembre 2025

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Una previsione che ci riguarda, eccome

Non è uno dei tanti classici oroscopi del periodo su amore, salute, lavoro.

Ma è certamente una previsione che ci riguarda. Eccome. Anche se in questo caso a influenzare gli esiti, ad essere determinanti per un avanzamento dei diritti degli animali o un loro arretramento, saranno degli effetti non di Marte o Venere ma fatti e volontà meramente terreni: le nostre scelte quotidiane, quelle della produzione e quelle di chi è chiamato a decidere nelle Istituzioni.

Ben sette (e mezzo considerando il Sagittario) sono i segni zodiacali ispirati alle costellazioni che richiamano animali. Qui invece in questo particolare oroscopo, gli animali sono veri, in carne e ossa. Migliaia, milioni, in alcuni casi anche decine di milioni, fatti nascere appositamente solo per poi ucciderli, per sfruttarli, per usarli e tutti sotto la nostra diretta o indiretta responsabilità, un continente di vite alle quali auguriamo, con l'impegno quotidiano della LAV, assieme agli altri animali che siamo già riusciti a salvare, un anno migliore per tutti, di rispetto, dignità, vita.

Queste quindici, per noi, fra segni zodiacali classici e altri, sono le vere carte da "far uscire" per un 2026 con meno violenza e più solidarietà.

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Leone: il nuovo anno sarà decisivo per la sorte degli animali ancora reclusi e irrisi nei circhi italiani, circa duemila. Il Ministro della Cultura Giuli l'anno scorso ha ottenuto una nuova proroga per far uscire, entro il 31 dicembre 2026, il Decreto attuativo della Legge sullo spettacolo che prevede dal 2017, l'attuazione del principio del "superamento dell'uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti". Giuli ha fra le sue mani le nostre proposte di sostegno alla riconversione come già realizzata da alcuni grandi e piccoli circhi. Lo farà finalmente?

Lupo: dopo quasi mezzo secolo di protezione che gli ha assicurato di non estinguersi, il 2026 potrà purtroppo essere l'anno della riapertura della caccia a questi animali. A seguito della direttiva europea della scorsa estate infatti, un emendamento del centrodestra alla Legge di delegazione europea se sarà confermato dal Senato nelle prossime settimane, darà di nuovo il via alle uccisioni dei lupi. Faremo le barricate per fermarli.

Scorpione: speriamo che non sia un nuovo anno di voltafaccia del Ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin che da tre anni ha in un cassetto, e non firma, il Decreto attuativo per fermare la diffusione nelle case degli italiani degli animali esotici, anche quelli pericolosi per la salute umana e l'incolumità pubblica, divieto che riuscimmo a ottenere con la Legge 135 del 2022. Perché il  Ministro vuole continuare a tutelare un commercio degli animali in cattività che fa bene solo a collezionisti e alle tasche di chi ci lucra?

Cane: speriamo che il 2026 sia un altro anno di salvezza per i beagle usati per la sperimentazione dalla Aptuit-Evotec di Verona che abbiamo sfidato con le nostre azioni giudiziarie in Tribunali penali e amministrativi. Mentre cercheremo di bloccare la conversione del Decreto Legge “Milleproroghe” che per iniziativa del Ministro della Salute Schillaci vuole cancellare il divieto, mai entrato in vigore dal 2014 e sempre posticipato da Governi di ogni colore, dei test su animali di droghe, alcol e tabacco.

Capricorno: per la parte capra di questa figura mitologica, oltre all'allevamento per latte e carne, sono tempi molto difficili. Quella immortalata morta nei cellulari dei ragazzi di Anagni due estati fa fece molto scalpore; siamo riusciti a far riaprire le indagini giudiziarie dopo due richieste di archiviazione. E poi quelle abbandonate sulle isole delle Eolie invece di essere tutelate e sterilizzate sono state oggetto di una deportazione nonostante le nostre proteste. Nella non lontana Porto Empedocle siamo riusciti a vincere al TAR la causa per la loro sopravvivenza.

Sciacallo dorato: si, da qualche tempo in maniera naturale questo animale si è riaffacciato nel nostro Nord Est e subito rischia di finire nel mirino dei cacciatori se sarà approvato il Disegno di Legge “sparatutto” ispirato dal Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida che proprio quest'anno avrà il suo culmine nell'esame parlamentare. Contro tutti gli altri ulteriori peggioramenti previsti, dalla caccia in primavera alla ripresa dell'uso degli uccelli come richiami e agli spari che si vogliono consentire nelle aree demaniali e le spiagge, sarà argine la nostra proposta di Legge di iniziativa popolare che dovrà essere esaminata dalle Commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato entro il mese di gennaio.

Visone: per estendere a tutta Europa la salvezza degli animali allevati per le pellicce, già decisa dall'Italia quattro anni fa e da un'altra decina di Paesi, e fermare il commercio di quelle realizzate con visoni e altri animali, il 2026 sarà l'anno del pronunciamento della Commissione di Bruxelles sulla nostra Iniziativa Europea dei Cittadini firmata da più di un milione di persone.

Agnello: è un animale-simbolo delle attività di contrasto ai maltrattamenti delle sedi locali LAV, per esempio a Trento dove la salvezza di un intero gregge ci vedrà in Tribunale contro un allevatore nei prossimi mesi, così come delle iniziative per la diffusione in ogni dove dell'alimentazione vegetale che fa bene a tutti.

Toro: più di mezzo milione di animali allevati ogni anno solo in Italia di cui la stragrande maggioranza sopravvive e viene ucciso in allevamenti intensivi, potranno esserlo ancora di più se nel 2026 il Parlamento approverà il Disegno di Legge cosiddetto “Coltiva Italia” del Ministro Lollobrigida. Previsto oltre un miliardo di euro per il comparto agricolo mentre per l'abolizione delle gabbie negli allevamenti viene stanziato, con un emendamento alla Legge di Bilancio, appena un milione e mezzo di euro in due anni.

Noi invece coltiveremo il secondo anno di lavori per la realizzazione a Castiglione del Lago, sul Trasimeno, la Casa degli animali LAV con gli animali salvati

Orso: la follia orsicida in Trentino continuerà anche in questo nuovo anno, forti della loro leggina provinciale che ne autorizza l'uccisione di otto plantigradi l'anno. Unica nota lieta, l'imputazione coatta del Presidente Fugatti e dei suoi funzionari che decretarono la morte dell'orso M90. Per loro si spalancheranno le porte del Tribunale proprio nel 2026.

Rana: come quelle utilizzate da una corsa con le carriole nel grossetano che ha ottenuto una esenzione dai controlli dell'Asl veterinaria grazie a una illegittima leggina regionale da noi contestata in tutti i gradi della giustizia amministrativa. Simbolo, quelle rane, di tutte quelle “feste” locali dove si continua incredibilmente a usare gli animali in palii, giostre e simili. E noi anche nel 2026 continueremo a inviare diffide legali e a manifestare per ottenere che le feste facciano soffrire nessuno.

Canguro: è l'industria conciaria italiana ed europea a essere responsabile del più grande massacro di mammiferi, quello dei canguri in Australia. Premeremo affinché anche nel 2026 altre produzioni sportive di abbigliamento, giacche per motociclismo e scarpini da calcio, si affianchino a quelle che hanno già deciso di non lavorare più la pelle di questi animali. E affinché sia approvato un divieto di importazione a livello europeo e nazionale affiancandosi a quelli già esistenti sui prodotti derivanti dall'uccisione di cani, gatti e foche.

Topo: per quelli utilizzati illegalmente dall'Università di Catanzaro con accuse di maltrattamenti, uccisioni e truffa, partirà il processo il 28 gennaio prossimo dove siamo stati riconosciuti parte civile, animali-simbolo degli oltre cinquecentomila utilizzati ogni anno nella sperimentazione, secondo i dati del Ministero della Salute. Quando invece lo Stato prevede zero come sostegno economico alla ricerca scientifica con i metodi sostitutivi: noi continueremo a sostenere le richieste di finanziamenti della campagna “La cura giusta” e ad aiutare ricercatori e studenti nelle loro tesi di Laurea contro la vivisezione.

Cancro: per salvare tutti quelli che finiscono di respirare nelle reti e nei secchielli anche la prossima estate saremo nelle spiagge per la nostra iniziativa “Il mare è la loro casa” rivolta ai più piccoli per far riflettere anche i più grandi. Mentre per quelli “blu” come per tutte le specie considerate “invasive” continuerà la strage per favorire pescatori e allevatori di altre redditizie specie non autoctone.

Gatto: è uno degli animali-simbolo della nostra campagna per affermare la necessità di una medicina veterinaria sociale che chiediamo con atti normativi e già pratichiamo con il nostro ambulatorio a sostegno delle persone in difficoltà che vivono con i quattrozampe.

E' anche l'animale che contrassegna la tessera 2026 della LAV, associarsi è il modo diretto per sostenere questa e le altre tante iniziative locali, nazionali, europee per l'affermazione dei diritti degli animali di LAV.


Rendiamo, lo possiamo farei noi, davvero nuovo e migliore questo nuovo anno, per tutti. Auguri!

Gianluca Felicetti
Presidente LAV


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