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Trentino: incontro con orso a Mezzana, nessun danno ma si ipotizza l'uccisione dell'animale

La provincia di Trento suppone che si tratti di M90 e Fugatti continua a perseguire la politica 'ammazza-selvatici'.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 29 gennaio 2024

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#orso
Animali selvatici

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Nessun passo avanti in direzione di una prevenzione efficace e lungimirante

La provincia di Trento continua a dichiarare guerra e morte nei confronti degli orsi trentini.

E’ di ieri la notizia di una coppia di escursionisti che, lungo una strada forestale nel comune di Mezzana, ha incontrato un orso poi individuato come M90.

I due hanno correttamente iniziato ad indietreggiare con lentezza e hanno fatto anche rumore e sono stati subito raggiunti da persone che a bordo di moto hanno fatto altrettanto rumore.

Anche se non ci sono vittime e se i due escursionisti hanno applicato la corretta procedura del caso, il Presidente della Provincia autonoma di Trento non ha voluto perdere l’occasione per dichiarare spacciato un nuovo plantigrado.

La politica ammazza selvatici di Fugatti colpisce ancora: invece di complimentarsi per il corretto atteggiamento degli escursionisti, invece di complimentarsi con il pronto intervento di altri cittadini, dichiara di voler uccidere M90, orso “problematico” secondo la Provincia. Ancora però attendiamo un qualunque segno di voler attuare un piano di prevenzione, sensibilizzazione e informazione dei cittadini, che consenta di evitare queste situazioni che, per ignoranza e inconsapevolezza, si trasformano inevitabilmente in situazioni di pericolo. Prevenzione che comprende anche l’uso del potere di ordinanza, strumento in mano ai Sindaci – se davvero motivati ad evitare questi incontri - che permetterebbe di vietare, a tutela dell’incolumità pubblica, l’accesso a determinate aree per determinati periodi dell’anno e in particolari condizioni Simone Stefani, vicepresidente LAV e responsabile LAV Trentino

Il Presidente Fugatti continua invece ad accusare gli animali, colpevoli solo di essersi comportati come tali e di essersi difesi dall’ingerenza umana.

La convivenza pacifica tra umani e altri animali è possibile, basterebbe volerla realizzare, ma c’è chi non sente ragioni fuorché quelle della violenza e della vendetta. Cosa aspetta, però, che ci sia un altro morto? .