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Palio della Granocchia a Paganico (GR): diffidiamo nuovamente Sindaco e Presidente Pro Loco 

Anche quest'anno scendiamo in campo in difesa degli animali maltrattati.

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giovedì 04 settembre 2025

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#toscana
Animali selvaticiMaltrattamenti

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Nessuna tradizione storica giustifica questo sfruttamento

Rane terrorizzate, messe su carriole e poi recuperate da terra man mano che tentano di scappare. Questo è il presunto divertimento offerto dal Palio della Granocchia, che si terrà anche quest'anno la prossima domenica - 7 settembre - a Civitella Paganico, in provincia di Grosseto.

Abbiamo per l'ennesima volta diffidato il sindaco di Civitella Paganico e il presidente della Pro Loco di Paganico a disporre l'immediata ed urgente sospensione del Palio, nonché ogni attività di organizzazione della manifestazione.

Le indagini dello scorso anno, che erano seguite alla nostra precedente diffida, si erano concluse con un'archiviazione non condivisibile: nell'ordinanza di archiviazione, infatti, si parla solo di disagio e stress per gli animali, e non si cita invece la sofferenza riconosciuta dai medici veterinari del presidio pubblico, gli unici che possono dare un simile giudizio tecnico.

Come era emerso infatti dal parere tecnico sfavorevole dell'Azienda USL Toscana Sud Est di Grosseto per l'edizione del 2024, peraltro ribadito anche in altre manifestazioni precedenti, il Palio costituisce un evento inadeguato e fonte di sofferenza per le rane, auspicando che lo stesso “possa trovare una dimensione simbolica che prescinda dall'impiego diretto di animali, che per le caratteristiche etologiche non sono adatti a tali manifestazioni”.

Per le rane, dunque, non solo stress, ma sofferenze autentiche evidenti. Durante la gara, gli animali non solo sono costretti a subire i rumori che la competizione comporta, ma anche le vibrazioni delle carrette su cui vengono portati a tutta velocità e le manipolazioni dei partecipanti nel riposizionarli sulle stesse una volta saltati giù per paura.

Se tutto questo non costituisce una sevizia o una tortura non c'è dubbio che rappresenti quanto meno la sottoposizione dell'animale ad un comportamento insopportabile per le sue caratteristiche etologiche e quindi un maltrattamento – così come aveva contestato il P.M. Ferraro per il palio della Granocchia 2023 nel suo avviso di conclusione delle indagini, sintomo che il procedimento penale per il Sindaco e per il Presidente della Pro Loco sarebbe dovuto proseguire.
Giacomo Bottinelli - LAV

Inoltre, l'inserimento del Palio nell'elenco delle manifestazioni storiche della Regione Toscana non può scriminare la condotta degli organizzatori e del Sindaco, visto che, come precisato dall'Ente regionale, tale inserimento non ha alcun valore autorizzatorio delle manifestazioni nello stesso inserite e che non viene effettuato alcun vaglio da parte della Regione sulla garanzia del benessere animale.

Continuiamo a opporci a questa manifestazione e a diffidare il Sindaco e il Presidente della Pro Loco di Paganico, unici responsabili dell'organizzazione del Palio e quindi unici responsabili della protezione degli animali, dall'autorizzare l'evento, perché la tradizione del palio non può giustificare la pena e le sofferenze patite dalle rane impiegate e ci riserviamo di intervenire con ulteriori azioni legali che riterremo opportune a tutela degli animali coinvolti.

Ripercorri la storyline

lunedì 02 settembre 2024

Paganico (GR): il Palio della Granocchia ha paura

Si è disputata ieri la 46ma edizione del Palio della Granocchia di Paganico (GR), sotto l'attenzione degli inquirenti, dato che per l'edizione dello scorso anno sono stati già spiccati due avvisi di conclusione delle indagini da parte della Procura di Grosseto.

A seguito delle azioni legali LAV ci sono state però delle significative novità, in particolare nel numero di animali coinvolti, a riprova della consapevolezza che la gara non ha quei criteri di tutela degli animali stessi che si vorrebbe far credere.

La Pro Loco di Paganico e l'Amministrazione Comunale hanno deciso di correre ugualmente il Palio della Granocchia, nonostante la nostra diffida e gli avvisi di garanzia in capo a presidente e Sindaca.

L'hanno fatto in un clima di evidente tensione, tanto che le rane per ogni carriola sono state ridotte da tre a una soltanto.

Una scelta che possiamo attribuire facilmente alla consapevolezza dei rischi che gli animali corrono e alla volontà di volerli minimizzare, consci di avere i fari puntati.

I cordoni di sicurezza sono stati rafforzati e l'accesso al percorso di gara è stato reso più difficile.

Tutte misure che non bastano a parere della LAV a risolvere la questione che resta il maltrattamento assolutamente ingiustificato delle rane.

Per animali etologicamente abituati a proteggersi dalla predazione, come sono questi anfibi, lo stress dell'essere posti su carriole in corsa è enorme.

Vibrazioni e manipolazioni sono del tutto al di fuori della loro esperienza comune e costituiscono segnali di estremo allarme. Basta questo a configurare il maltrattamento, anche se non sussistessero danni fisici.

Nello stesso comune di Civitella Paganico si tiene un altro palio, quello dei carretti, che non comporta l'utilizzo di animali e crea ugualmente una festa. Perché non seguire questo esempio?

Proseguiremo nelle nostre azioni legali contro il Palio della Granocchia, al fine di tutelare gli animali coinvolti, favorire il perseguimento di qualunque maltrattamento nei loro confronti e fare in modo che una volta per tutte questa 'festa' sia abolita nel rispetto dei diritti degli animali oggi sanciti anche dalla nostra Costituzione.


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venerdì 30 agosto 2024

Palio della Granocchia a Paganico (GR): diffidiamo il Comune e la Pro Loco

Non possiamo permettere che venga messa in pericolo la vita delle dodici rane che dovrebbero essere poste su carriole e spinte in corsa su un tratto asfaltato di trecento metri, riprendendole ogni volta che saltano via, con un enorme stress e pericolo per gli animali stessi.

Per l'edizione del 2023, a seguito di denuncia LAV, la sindaca di Civitella Paganico, Alessandra Biondi, e il presidente della Pro Loco, Giulio Scheggi, hanno già ricevuto un avviso di conclusione delle indagini a loro carico per l'articolo 544 quater del Codice penale che punisce chiunque organizzi manifestazioni che causano strazio agli animali.

Nonostante l'avviso di conclusione delle indagini e la delicata situazione giudiziaria il Palio della Granocchia è stato ugualmente confermato e ampiamente pubblicizzato.

Le rane, come dimostrano i pareri scientifici che abbiamo citato e depositato, sono animali estremamente delicati, dalla pelle e dalla struttura fragile, per cui anche la semplice manipolazione è fonte di sofferenza.

Per non parlare del trattamento che viene loro riservato durante la gara di Paganico, in cui i concorrenti le sottopongono a continui sobbalzi, le raccolgono e le sbattono in continuazione sopra le carriole, col costante rischio di calpestarle.

Se domenica 1° settembre il Palio dovesse svolgersi, si rischierebbero, oltre alla reiterazione del reato di cui all'art. 544 quater C.P., anche eventuali ulteriori fattispecie di reato a danno degli animali.

Chiediamo alla Sindaca di Civitella Paganico e al presidente della Pro Loco di Paganico che l'evento venga bloccato.

La tradizione non può assolutamente giustificare condotte che causano sofferenza agli animali.


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martedì 05 settembre 2023

Chiediamo provvedimenti concreti contro chi maltratta gli animali.

Rane terrorizzate, tenute chiuse in una scodella e poi recuperate da terra man mano che tentano di scappare. Questo il presunto divertimento offerto dal Pal... LEGGI I DETTAGLI

Rane terrorizzate, tenute chiuse in una scodella e poi recuperate da terra man mano che tentano di scappare. Questo il presunto divertimento offerto dal Palio della Granocchia, spettacolo organizzato da decenni la prima domenica di settembre presso il Comune di Civitella Paganico, in provincia di Grosseto. 

Il Palio della Granocchia consiste in una gara dove i concorrenti spingono a mano una carriola su cui sono poste alcune rane, allo scopo di raggiungere il traguardo, distante circa 300 metri dal punto di partenza. Durante il percorso, ogniqualvolta gli animali, spaventati dalla situazione, tentino di saltare per fuggire dalla carriola, è previsto che i concorrenti li raccolgano e li ripongano sulla stessa. 

La nostra diffida dello scorso anno aveva portato all’annullamento della gara, che si era invece svolta con l’utilizzo di rane non vive. La ASL Toscana, infatti, aveva dichiarato parere contrario alla manifestazione, che non era in linea con i criteri di tutela degli animali e aveva evidenze di rischio e stress per le rane. Un tale trattamento può di per sé configurare il reato di maltrattamento di animali previsto dall’art. 544 ter del codice penale, che è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.  

In base alla Legge Regionale Toscana 59/2009, è infatti il Comune a dover autorizzare le manifestazioni con animali, ma solo previo parere favorevole della ASL di competenza. Eppure, quest’anno non è andata così e la l’Associazione Pro Loco Paganico APS ha avuto il consenso per organizzare e poi svolgere indisturbata il Palio con rane vive.

Nell’ordinanza in cui il Comune concede l’autorizzazione, la n. 116 del 3 settembre 2023, si legge che la motivazione è “di ordine pubblico”.  "Dato che una rilevante quantità di persone sono intervenute per assistere all’evento", è scritto sul documento, il suo annullamento potrebbe creare "potenziali condizioni di affollamento e di rischi per la pubblica incolumità e la sicurezza urbana". Una mossa preventiva, quindi, per assicurare le misure di pubblica sicurezza.

Siamo pronti a sporgere denuncia contro coloro che hanno autorizzato e realizzato questo Palio. Vogliamo che vengano presi provvedimenti concreti contro chi continua a maltrattare gli animali. Esistono modi alternativi di fare spettacolo che non prevedono l’utilizzo di animali vivi e quindi la loro sofferenzaLAV

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