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Caccia ai lupi: il Parlamento Europeo approva la Risoluzione per dare avvio agli abbattimenti

Ma il Comitato della Convenzione di Berna dice no alla richiesta di abbassare lo status di protezione.

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Ultimo aggiornamento

martedì 29 novembre 2022

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Predazioni da lupo in Provincia di Bolzano irrilevanti ma strumentalizzate da allevatori e media

0,4% e 0,006%, sono questi i due numeri che emergono da una ricerca effettuata dalla LAV sulla base dei dati richiesti alla Provincia Autonoma di Bolzano e che fotografano la situazione delle predazioni da Lupo registrate tra gennaio e novembre 2022. La prima cifra si riferisce al numero di ovicaprini predati rapportati al totale di animali della stessa specie allevati a livello provinciale. Il secondo numero è invece riferito ai bovini.

Si tratta di cifre accessibili a chiunque sul sito istituzionale dell’Amministrazione provinciale che certificano l’irrilevanza del fenomeno delle predazioni da Lupo registrate in Alto Adige. Un fenomeno che viene però strumentalmente utilizzato dalle associazioni degli allevatori, sostenute da una consistente rappresentanza dei media provinciali, con lo scopo di creare disagio e preoccupazione tra i cittadini del tutto ingiustificato.

Ma per ottenere un quadro definitivo, oltre a questi numeri bisogna analizzare quelli riferiti agli strumenti di prevenzione utilizzati dagli allevatori proprio per ridurre i rischi di predazione negli allevamenti. Si tratta in particolare delle recinzioni elettrificate che la Provincia Autonoma di Bolzano fornisce a titolo gratuito a qualsiasi allevatore ne faccia richiesta. Ebbene nel 2022, a fronte di ben 1.488 malghe e pascoli utilizzati sul territorio provinciale, i recinti antipredazione in carico agli allevatori erano solamente 33, per i quali l’Amministrazione provinciale non ne ha comunque verificato l’installazione e il corretto utilizzo.

Nel corso dell’audizione tenuta oggi pomeriggio presso le Commissioni Agricoltura riunite di Camera e Senato, il Ministro Lollobrigida ha illustrato le linee programmatiche del suo Ministero tra le quali ha incluso, evidentemente per ingraziarsi il plauso degli allevatori, anche il suo proposito di intervenire sulla Direttiva habitat. Un’affermazione che riporta alle posizioni espresse pochi giorni fa dal Ministro proprio a Bolzano in relazione all’uccisione dei Lupi.

Se invece di farsi influenzare dagli slogan gridati dagli allevatori alto atesini e amplificati dai media locali compiacenti, il Ministro Lollobrigida analizzasse i dati oggettivi come abbiamo fatto noi, scoprirebbe che il fenomeno delle predazioni perde di qualsiasi rilevanza, facendo emergere allo stesso tempo le gravi responsabilità dei singoli allevatori che ancora oggi rifiutano l’adozione degli strumenti di prevenzione delle predazioni lasciando incustoditi gli animali negli allevamenti. Massimo Vitturi, Responsabile LAV Animali Selvatici

E’ la stessa Direttiva Habitat che consente di applicare le deroghe alla protezione dei Lupi, ma per farlo bisogna prima di tutto dimostrare che ogni soluzione alternativa è del tutto inefficace. Soluzioni che a Bolzano non vogliono neppure provare.

Chiediamo perciò che il Ministro Lollobrigida, prima di parlare di qualsiasi ipotesi di modifica della Direttiva Habitat, si faccia lui stesso garante dell’applicazione di tutti i sistemi di prevenzione, con puntuale verifica del loro corretto utilizzo da parte degli allevatori. LAV

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