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Pellicce: la California ne vieta il commercio e la produzione. E l'Italia?

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Ultimo aggiornamento

domenica 13 ottobre 2019

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Lo scorso 12 ottobre il Governatore della California Gavin Newsom ha ratificato il bando sui prodotti di pellicceria (AB44 “Fur products: prohibition”) facendo così dello Stato americano, il primo al mondo a vietare il commercio e la produzione di pellicce.

Il divieto sarà effettivo a partire dal 1 gennaio 2023 e comprende qualsiasi prodotto di pellicceria: sanzione di 500 $ per ogni singolo articolo commercializzato (o prodotto) in violazione del divieto generale, più una seconda sanzione di 750 $ (per singolo articolo) in caso di reiterazione entro l’anno, e una ulteriore sanzione di 1.000 $ (per singolo articolo) in caso di recidiva.

Il divieto al commercio di pellicce in California segna il definitivo tramonto di un’Industria ormai al tracollo, alimentata dalla sofferenza e dall’uccisione di milioni di animali. In una società in continua evoluzione, dove le più lungimiranti tra le grandi aziende della moda sono già passate al fur-free, con il plauso di milioni di consumatori, in Italia è ancora consentito allevare animali per farne pellicce. LAV chiede al Governo e al Parlamento di approvare subito le sue proposte di legge (C99, C177, S211) bloccate da anni.

In tutto il mondo, cittadini, aziende e governi, come anche molti Stati Membri dell’Unione Europea, stanno rigettando un modello economico basato sullo sfruttamento e sull’uccisione di animali, quale è l’Industria della pellicceria. Le istituzioni Italine, invece, devono ancora muovere il primo passo.