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Registrata al Parlamento Europeo la petizione "Tutela degli animali, della salute e della libertà di coscienza"

Sottoscritta anche da LAV. Uno strumento fondamentale per ottenere una scienza etica.

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Ultimo aggiornamento

venerdì 04 luglio 2025

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#vivisezione
Ricerca senza animali

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Si eviterebbero la morte e la sofferenza di milioni di animali

La petizione inerente la tutela degli animali, della salute pubblica e della libertà di coscienza è stata depositata ed esaminata dalla commissione presso il Parlamento europeo (Regolamento del P.E. 2024-2026; artt. 232>235) che l’ha ritenuta ricevibile, quindi verrà pubblicata in modo da essere sottoposta al voto di sostegno dei cittadini europei.

Una raccolta firme, sostenuta da LAV, che sancisce, e ricorda,  il diritto di ogni cittadino alla libertà di scelta e la tutela dei consumatori, oltre alla necessaria transizione verso metodi di ricerca senza animali.

La petizione presentata da Susanna Penco, ricercatrice con cui noi di LAV collaboriamo da anni e che si contraddistingue per l’alta competenza scientifica e l’impegno nella promozione di modelli sperimentali non animali, porta anche numerose importanti firme, tra cui quella di Luisella Battaglia, docente ordinario di Filosofia morale e Bioetica e direttore scientifico dell'Istituto italiano di Bioetica, oltre che membro del comitato nazionale per la bioetica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ospite e sostenitrice di un recente convegno LAV sulla donazione del corpo alla scienza post mortem. 

Focus della petizione è chiedere al Parlamento europeo, di invitare la Commissione europea a proporre una modifica alle normative Ue al fine di:

  • Rendere obbligatorio per i test preclinici dei farmaci ad uso umano o veterinario, dispositivi sanitari, cosmetici e sostanze chimiche, l’uso dei metodi alternativi in vitro o senza l’uso di animali accettati dall’OCSE o ritenuti scientificamente validi dalla Ue.
  • Autorizzare, per i test dei suddetti prodotti, l’uso dei metodi alternativi in vitro o senza uso di animali validati nell’Unione (ECVAM) e trasmessi all’OCSE per accettazione.
  • Promuovere fortemente la ricerca di nuove metodologie di approccio in vitro e/o senza uso di animali, anche basate sulla biologia umana e non umana, e favorire l’utilizzo a tali fini di materiali provenienti dalla donazione di corpi umani.
  • Apporre sulle confezioni dei prodotti di cui ai punti precedenti commercializzati nella Ue, le diciture:sostanza testata su animali / non testata su animali’ e ‘sostanza testate clinicamente / non testata clinicamente’, per ogni componente, a seconda delle prove effettuate.

Se le richieste venissero accolte si eviterebbero la morte e la sofferenza di milioni di animali, oltre a fare un enorme passo avanti nel progresso della scienza e della tutela dei cittadini che, finalmente, avrebbero la possibilità di accedere a una vera libertà di ricerca grazie all’uso di modelli human-based  con la possibilità di acquistare prodotti di cui sia chiara la filiera di produzione facendo una scelta etica e sicura.