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Piano quinquennale riduzione fauna: il Governo dichiara guerra agli animali selvatici

Gravissimi rischi anche per le persone, i cacciatori potranno sparare tutto l’anno anche a specie protette, perfino ai cani ibridati.

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giovedì 06 luglio 2023

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#animalisottoattacco
Animali selvatici

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Di fatto caccia permessa sempre, ovunque e a tutte le specie!

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° luglio il “Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”. Si tratta del Decreto firmato dai Ministri Pichetto e Lollobrigida, previsto dall’emendamento “caccia selvaggia” alla Legge di Bilancio, che ha modificato dal dicembre scorso la Legge nazionale sulla caccia consentendo anche l’ingresso dei cacciatori nei parchi e nelle città e per sparare a qualsiasi specie di animale selvatico.

I  contenuti del Piano del Governo che ora passa alle Regioni per l’attuazione hanno confermato le nostre più nefaste previsioni tutti gli animali selvatici saranno sempre e ovunque nel mirino, dai cervi ai daini cerbiatti, ai ghiri e anche i cani ibridati, di fatto caccia permessa sempre, ovunque e a tutte le specie!Massimo Vitturi  -  responsabile LAV Animali Selvatici 

Ma non saranno solo i cacciatori a poter sparare nelle aree urbane che non sono indenni dalla nuova norma con evidenti problemi di sicurezza pubblica, lo potranno fare anche “società private, ditte specializzate o operatori professionali, cooperative e singoli professionisti, previa frequenza di appositi corsi conformi a programmi predisposti dall'ISPRA come previsto dal Piano dei Ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, utilizzando non solo fucili da caccia ma anche archi, armi ad aria compressa e strumenti come visori notturni e silenziatori che contribuiranno ad incrementare in maniera esponenziale - non abbiamo dubbi - anche gli atti di uccisioni “fai da te” e i rischi per i cittadini.

La concomitante presenza sul territorio italiano di alcuni focolai di Peste Suina Africana, non pericolosi né per gli animali che per noi umani ma esclusivamente per norme internazionali sull’esportazione di carni e prosciutti “Made in Italy”, è diventata un altro pretesto per consentire un vero e proprio sterminio dei cinghiali, maggiore di quello già consentito ed effettuato nelle normali stagioni di caccia.

Vincenzo Caputo, Commissario governativo straordinario alla Peste Suina Africana, il 27 giugno, durante un’audizione tenuta alla Commissione Agricoltura della Camera, ha dichiarato di voler far uccidere 1,4 milioni di cinghiali, praticamente portando all’estinzione la specie, visto che ISPRA stima che nel 2021 in tutto il Paese ci fossero 1,5 milioni di cinghiali. Una strage che il Commissario può autorizzare ora grazie a un articolo surrettiziamente inserito nel Decreto Legge del Governo sul Giubileo (!) il numero 75, in vigore dal 23 giugno scorso, voluta da chi in questi anni ha soffiato sul fuoco di danni all’agricoltura e incidenti stradali da percentuali irrisorie.

Nei prossimi mesi con l’attuazione delle Regioni si compirà così il più grande attacco mai realizzato nei confronti della fauna selvatica, che avevamo previsto già a dicembre scorso quando è stato approvato il devastante emendamento “caccia selvaggia” a firma Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Proseguiremo nella nostra mobilitazione iniziata la scorsa primavera anche nelle piazze per contrastare chiunque metta a repentaglio la vita anche di un solo animale e che già tradisce il recente principio fondamentale della nostra Costituzione, la tutela della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali. LAV