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Riduzione livello protezione del lupo: Parlamento europeo approva in prima lettura

La parola passa al Consiglio dell’Unione.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 07 maggio 2025

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#lupi
Animali selvatici

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Giovedì 8 maggio 2025 potrebbe diventare una data storica negativa

Domani, infatti, il voto dei parlamentari europei potrebbe mettere fine allo status di protezione del lupo, che da 54 anni ne impone la massima protezione nel nostro Paese.

Un voto, disposto con procedura d’urgenza – nemmeno ci si trovasse di fronte a una catastrofe – che comporterà il trasferimento della specie Canis lupus dall’allegato IV all’allegato V della Direttiva Habitat.

Di conseguenza il lupo potrà essere inserito nella lista delle specie cacciabili nel nostro Paese, in analogia con quanto già avviene per il camoscio alpino, altra specie presente nell’allegato V della Direttiva Habitat.

Si prospetta quindi un futuro fatto di piombo e fucili dei cacciatori, che ancora una volta si confermano come i peggiori nemici degli animali selvatici, con la complicità dei loro politici di riferimento.

Con il pretesto del contrasto alle predazioni - peraltro ridottissime e che interessano solo lo 0,5% degli allevatori - e della riduzione dello scontro sociale, si potrebbe così dare avvio a una nuova era di caccia al lupo.

Questo nonostante la scienza e l’esperienza dei Paesi dove già oggi il lupo viene ucciso dimostrino invece che ammazzare i lupi non diminuirà le predazioni – anzi può addirittura comportarne l’incremento - né favorirà l’accettazione sociale della specie, come affermato chiaramente dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), ovvero la più autorevole organizzazione scientifica conservazionista al mondo.

Chiediamo ai Parlamentari europei di votare contro la proposta di declassamento del lupo è intollerabile condannare a morte un animale perché si sta nutrendo, oltretutto sapendo che solo gli strumenti di prevenzione possono diminuire le predazioniMassimo Vitturi, responsiabile LAV animali selvatici

Nelle scorse settimane abbiamo lanciato un mail bombing, grazie al quale già quasi 40.000 cittadini hanno chiesto agli europarlamentari eletti in Italia di non votare per il declassamento del lupo, continuando ad assicurare il massimo grado di tutela della specie.

Se al Parlamento Europeo dovesse vincere la fazione dei parlamentari favorevoli alla caccia al lupo, siamo già pronti a dare battaglia a livello nazionale per contrastare il percorso di recepimento della modifica alla Direttiva Habitat, non lasceremo i lupi nelle mani dei loro aguzzini politici.