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Travestiti da tigri in gabbia: protesta al Circo Moira Orfei a Firenze

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Ultimo aggiornamento

martedì 06 gennaio 2015

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Firenze, città d’arte e cultura rinomata in tutto il mondo, continua purtroppo a dare il peggio di sè in materia di circhi, ospitando questo spettacolo che imprigiona animali e li utilizza come fossero delle marionette.

La protesta di numerose Associazioni animaliste, tra le quali la LAV di Firenze, non si è fatta attendere: travestiti da tigri e leoni, alcuni attivisti si sono chiusi in tre piccole gabbie sistemate davanti all'ingresso del Circo di Moira Orfei in questi giorni presente, con le sue gabbie e il tendone, al Nelson Mandela Forum. Altri hanno protestato con striscioni e cartelloni.

“La vera arte circense mostra talenti umani”. Questo uno dei messaggi degli striscioni, rivolti non solo al Circo ma anche all’Amministrazione comunale che ha concesso l’autorizzazione per l’attendamento dello spettacolo: "Abbiamo chiesto più volte, nel corso degli anni,  al comune di Firenze - hanno sottolineato gli organizzatori della protesta - di adeguarsi ai migliori Comuni e nazioni, che del rifiuto degli animali nel circo hanno fatto un loro principio etico, di evoluzione culturale, di rispetto dell'art. 13 del Trattato di Lisbona. Ma Firenze non ascolta, non dialoga".

Il circo con animali non è uno spettacolo educativo, non può essere divertimento né può regalare emozioni genuine perché sottopone gli animali alla prigionia e alla cattività forzata, ad addestramenti ed esercizi innaturali, a una vita itinerante e a condizioni climatiche spesso del tutto inadatte, allo stress e ai rumori del palcoscenico.

Per tutte queste principali (ma non uniche) ragioni, sono assai discutibili le argomentazioni avanzate (dalle pagine de Il Giorno) da Armando Orfei, presente con il suo Show a Legnano: “Soltanto coccole ed esercizi, così addestriamo gli animali”.

Fonte foto: Repubblica.it