Situazione inaccettabile, chiediamo intervento urgente alle istituzioni locali
L'apertura della stagione venatoria si è trasformata, ancora una volta, in un incubo per Isa, volontaria responsabile del canile Achille Birotto di Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa, per gli operatori della struttura e per i circa 200 cani ospitati al suo interno.
Da anni, infatti, alcuni cacciatori giungono fino a pochi metri dalla recinzione del canile per sparare agli animali selvatici nell'area circostante provocando uno stato di costante allarme e mettendo a rischio l'incolumità delle persone.
A poche ore dall'inizio ufficiale della stagione, la scena si è ripetuta anche nel 2025: colpi di fucile a distanza ravvicinata dal canile, cani in preda al panico e operatori costretti a lavorare in un clima di paura.
Il video testimonia in modo inequivocabile la pericolosa prossimità dei cacciatori alla struttura.
La sede LAV di Ragusa con l'aiuto della volontaria Isa si è attivata immediatamente per documentare la situazione e raccogliere le testimonianze.
Il canile e rifugio Achille Birotto di Ragusa rientra pienamente in queste categorie, essendo non solo una struttura per il ricovero degli animali, ma anche un luogo di lavoro a tutti gli effetti. Inoltre, la semplice presenza armata entro tale raggio costituisce violazione della normativa, anche in assenza di spari effettivi.
Chiediamo che venga fatta rispettare la legge e che siano garantite sicurezza e serenità a Isa, ai volontari e a tutti i cani ospitati nella struttura.
La sede LAV di Ragusa chiederà un incontro urgente con il Prefetto di Ragusa, il Sindaco, la Polizia Provinciale e il Corpo Forestale, per porre fine a questa situazione inaccettabile e sollecitare l'interdizione dell'attività venatoria nell'area circostante il canile, controlli regolari da parte delle autorità competenti, l'installazione di cartellonistica che segnali il divieto di caccia e l'adozione di misure di sicurezza a protezione della struttura, dei suoi lavoratori e degli animali.
Noi di LAV, con la nostra Sede Locale, continueremo a monitorare il caso e a portarlo all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni .
Intanto, prosegue la campagna nazionale per chiedere l'abolizione della caccia in Italia, una pratica pericolosa, anacronistica e sempre più priva di consenso sociale.
Proprio in questo periodo al Senato si sta discutendo del Disegno di Legge 1552 voluto dalla maggioranza e che ha lo scopo di mandare a morte ancora più vittime innocenti pur di fare un favore ai cacciatori. La Proposta di Legge di iniziativa popolare che abbiamo presentato con Animalisti Italiani, Enpa, LAC, LNDC Animal Protection e OIPA mira proprio a raccogliere le firme necessarie per impedire questo massacro.