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Quintana di Foligno: ancora un cavallo morto. Nessuna fatalità, abolire Giostra

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Ultimo aggiornamento

domenica 18 giugno 2017

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"Quando gli incidenti si ripetono non sono più incidenti: assurdo definire la morte di Wind of Passion una tragica fatalità”, così replica la LAV alla notizia della morte del cavallo rimasto ferito durante le gara di sabato 17 giugno e deceduto, secondo quanto dichiarato dal professor Marco Pepe del Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Perugia, per arresto cardiaco. Una circostanza che non stupisce se è vero che, come riporta la stampa locale, l’animale aveva stabilito un incredibile record di giro pari a 52 secondi e 19 centesimi.

“Un tempo che indica chiaramente quanto gli animali siano lanciati a velocità elevate. – commenta Nadia Zurlo, responsabile LAV Area Equidi – E’ evidente quanto la manifestazione sia basata su un anacronistico rapporto con i cavalli, usati come macchine da spingere oltre i propri limiti, in performance per loro estremamente faticose. Attendiamo l’esito dell’autopsia per chiarire le cause della morte di Wind of Passion, e rinnoviamo l’appello al Prefetto per l’abolizione della Giostra della Quintana di Foligno, e la riconversione in un torneo senza animali”.

Sulla Quintana pesa anche la macchia di altre due cavalle morte negli anni scorsi, e anche una grave condanna in primo grado a diverse persone per maltrattamento e frode sportiva. La Giostra della Quintana, infatti, è finita nel mirino degli inquirenti nel 2011 nell’ambito dell’operazione “Zodiaco”, condotta dai Carabinieri Nas di Perugia sotto il coordinamento del Pm Sergio Sottani, in seguito alla quale undici persone, tra fantini, veterinari e quintanari, furono rinviati a giudizio per maltrattamento di animali e frode sportiva, centinaia di pagine di scioccanti intercettazioni telefoniche, grazie alle quali si sono potute ricostruire le modalità di doping ai cavalli, e infine il processo, conclusosi con la condanna in primo grado di dieci imputati, mentre uno ha patteggiato la pena.
 
"La vera sfida - afferma Nadia Zurlo, responsabile nazionale del settore Equidi LAV - sarà quella di riscattarsi da questa onta indelebile e da questi lutti, inaccettabili per qualsiasi comunità che abbia autentico rispetto per gli animali”.

(Nella foto, tratta dal sito www.umbriaon.it, l'ambulanza veterianaria che ha prelevato Wind of Passion)