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Referendum contro la caccia: ora la raccolta firme è anche online

Continua anche online la raccolta firme per l'indizione del referendum nazionale per l'abolizione della caccia promosso dal CADAPA

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 14 giugno 2023

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Animali selvatici

Aboliamo la Caccia!

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Continua la raccolta firme per il Referendum per l'abolizione della caccia

In questi giorni il Governo sta lavorando al Piano quinquennale straordinario di contenimento della fauna selvatica, che a breve consentirà alle Regioni di mettere in pratica tutte le azioni previste dal famigerato emendamento "caccia selvaggia": cacciatori ovunque, anche di notte, con qualsiasi arma, potranno uccidere ogni specie di fauna selvatica, anche nei parchi e nelle città.

Non passa giorno senza che ci sia un nuovo attacco agli animali selvatici, non c’è più distinzione, specie protette e non protette sono oramai a rischio.

Noi tutti abbiamo però l'opportunità di impedire questa sanguinaria prospettiva, LAV sostiene infatti la raccolta delle firme per l'indizione del referendum nazionale per l'abolizione della caccia promosso dal CADAPA. Gli attivisti LAV hanno organizzato o partecipato a tavoli di raccolta firme in varie città, come Torino, Bergamo, Padova, Treviso, Bari, Reggio Emilia e Macerata. E continueranno a farlo.

Ora è possibile firmare anche online utilizzando lo SPID, un’opportunità che può facilitare la raccolta delle firme e quindi incrementarne notevolmente il numero: invitiamo tutti a firmare e far firmare sulla piattaforma digitale per raccogliere le firme. La sfida è grande perché dobbiamo raccogliere almeno 500mila firme, ma con l'aiuto e l'impegno di tutti possiamo farcela.

Firmare è un gesto di civiltà, una nuova grande occasione per dare un chiaro segnale a questo Governo e alla trasversale maggioranza parlamentare pro caccia: gli animali non sono oggetti a disposizione dei cacciatori e dei loro politici di riferimento e noi saremo sempre in prima linea per combattere per i loro diritti.

Aboliamo la caccia!

LAV sostiene la raccolta delle firme per l'indizione del referendum nazionale per l'abolizione della caccia promosso dal CADAPA

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domenica 23 aprile 2023

Una battaglia di civiltà contro l’arroganza filovenatoria della politica

Sono stati depositati questa mattina presso la Corte di Cassazione da parte del Comitato CADAPA i due quesiti referendari sui quali dal prossimo 29 aprile sarà avviata la raccolta firme fino al 15 luglio per chiedere l’indizione di un referendum per l’abolizione della caccia.

In questi ultimi mesi è stato lanciato il più grande attacco di un Governo e di una trasversale maggioranza parlamentare nei confronti della fauna selvatica. A cominciare dall’approvazione dell’emendamento "caccia selvaggia" che consente la caccia in città e nei parchi per tutto l’anno e contro qualsiasi specie, per proseguire con l’approvazione al Senato dell’ordine del giorno che chiede il passaggio delle competenze sulla fauna selvatica dal Ministero dell’ambiente al Ministero dell’agricoltura, e le proposte per la caccia già a sedici anni, la riapertura della caccia ai lupi, l’uccisione degli orsi, non passa giorno senza che ci sia un nuovo attacco agli animali selvatici, non c’è più distinzione, specie protette e non protette sono oramai a rischio.

Si tratta di una situazione non più tollerabile, gli animali selvatici sono minacciati da una politica che li usa a fini elettorali per raccogliere il consenso tra agricoltori e allevatori, categorie che vorrebbero semplicemente l’estinzione di qualsiasi specie, vista come intralcio all’espansione delle attività umane a dominio di qualsiasi territorio selvatico.

L’avvio del percorso referendario per l’abolizione della caccia rappresenta un’azione che vuole rispondere con fatti concreti all’invadenza della politica nelle vite degli animali selvatici, per questo motivo la LAV – che in queste settimane è nelle piazze per una petizione per fermare gli effetti della Legge “caccia selvaggia” nelle città e nelle aree protette - ha aderito alla raccolta firme per richiedere l’indizione del referendum promosso dal CADAPA e che si pone come obiettivo l’abolizione della caccia e del famigerato articolo 842 del codice civile che consente l’ingresso dei cacciatori nei terreni privati anche contro il volere del legittimo proprietario.

Questa mattina con il deposito del quesito referendario è stata posata una nuova prima pietra per la costruzione di un nuovo mondo rispettoso del diritto alla vita degli animali selvatici. L’abolizione della caccia rappresenta un obiettivo che vogliamo concorrere a raggiungere con il sostegno di quella stragrande maggioranza di cittadini che da sempre si dichiara contraria a questa sanguinaria attività. Massimo Vitturi, area Animali Selvatici

Dal 29 aprile saranno avviate le attività di raccolta delle firme per richiedere l’indizione del referendum, alle quali la LAV con i suoi volontari e le sedi locali darà un contributo attivo partecipando ai tavoli che saranno organizzati in tutta Italia.

Abbiamo una nuova grande occasione per dare un chiaro segnale a questo Governo e alla trasversale maggioranza parlamentare pro caccia: gli animali non sono oggetti a disposizione dei cacciatori e dei loro politici di riferimento e noi saremo sempre in prima linea per combattere per i loro diritti. LAV


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